Sono ore di apprensione per il bambino di sette anni che ha rischiato di annegare in un parco acquatico a Gallipoli, in provincia di Lecce, nella giornata di domenica 20 luglio. Il piccolo è stato salvato grazie all’intervento immediato del bagnino e successivamente dei soccorritori del 118, ma le sue condizioni restano critiche. Attualmente si trova ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale locale, dove i medici stanno monitorando attentamente la situazione.
Secondo quanto ricostruito, il bambino è stato trovato privo di sensi in acqua e immediatamente soccorso dal bagnino della struttura, che ha iniziato le manovre di rianimazione con il massaggio cardiaco esterno. Poco dopo, sul posto sono arrivati gli operatori del 118, che hanno continuato le operazioni di salvataggio. L’intervento è stato tempestivo: un’ambulanza della postazione cittadina ha raggiunto il luogo dell’incidente in pochi minuti, seguita da un’automedica proveniente da Casarano.
Il dirigente del servizio emergenza-urgenza dell’Asl di Lecce ha spiegato che l’infermiere giunto sul posto ha proseguito le manovre già avviate dal bagnino, utilizzando una terapia specifica autorizzata dalla centrale operativa. Grazie a questi interventi, il cuore del bambino ha ripreso a battere. “L’attività di rianimazione, tra 118 e ospedale, è andata avanti per 25 minuti. La situazione è critica anche se ci auguriamo un risvolto positivo”, ha dichiarato il dirigente.
Il piccolo è stato trasportato d’urgenza al reparto di terapia intensiva dell’ospedale in provincia di Lecce, dove i medici stanno cercando di stabilizzare le sue condizioni. Tuttavia, il quadro clinico rimane grave e l’evoluzione dipenderà da diversi fattori, tra cui il tempo trascorso sott’acqua senza respirare. Questo dettaglio è cruciale per determinare la presenza di eventuali danni cerebrali causati dalla mancanza di ossigeno. “Purtroppo non possiamo datare per quanto tempo il bambino è rimasto sott’acqua e non ha respirato. Questo aspetto determinerà l’evoluzione clinica”, ha spiegato il responsabile del servizio emergenza-urgenza al Quotidiano di Puglia.
L’incidente ha scosso profondamente sia gli operatori del parco acquatico sia i presenti al momento del fatto. Secondo le prime testimonianze, l’allarme è stato lanciato immediatamente, permettendo ai soccorsi di intervenire con rapidità. Gli esperti sottolineano che la prontezza del bagnino e la sinergia con i soccorritori del 118 sono stati determinanti per salvare la vita al bambino.
Nonostante gli sforzi encomiabili degli operatori sanitari, la prognosi resta riservata e i medici non si sbilanciano sulle possibilità di recupero del piccolo. Le prossime ore saranno decisive per capire se il bambino potrà superare questa fase critica. La comunità locale e la famiglia sono unite nella speranza che l’intervento tempestivo possa fare la differenza.
L’episodio riaccende i riflettori sull’importanza della sicurezza nei luoghi pubblici, in particolare nei parchi acquatici frequentati da bambini e famiglie durante il periodo estivo. La presenza di personale qualificato e la rapidità dei soccorsi sono fattori essenziali per prevenire tragedie simili o limitarne le conseguenze.
Nel frattempo, le autorità competenti stanno valutando le circostanze dell’incidente per accertare eventuali responsabilità e garantire che siano rispettate tutte le norme di sicurezza previste per questo tipo di strutture.
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