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Un giovane di 25 anni, di origine marocchina, è ricoverato in prognosi riservata a Novara dopo un grave incidente avvenuto nel lago Maggiore, rischiando la paralisi



Un grave incidente si è verificato nella serata di venerdì 4 luglio nelle acque del lago Maggiore, in prossimità della località Pirolino, a Dormelletto, nel Novarese. Un ragazzo di 25 anni, di nazionalità marocchina, ha riportato lesioni estremamente serie dopo essersi tuffato in un tratto di lago dove il fondale risulta particolarmente basso. Attualmente il giovane è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Maggiore di Novara e, secondo le prime informazioni, potrebbe rischiare la paralisi agli arti inferiori.



L’incidente è avvenuto intorno alle ore 20, quando il ragazzo si trovava presso una spiaggia libera della zona. Dopo essersi lanciato in acqua, ha battuto violentemente la testa contro il fondale, riportando gravi traumi. Alcuni bagnanti presenti sul posto hanno subito allertato i soccorsi, permettendo al personale sanitario del 118 di intervenire rapidamente. I soccorritori hanno immediatamente compreso la gravità della situazione e hanno trasportato d’urgenza il giovane al nosocomio di Novara.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i Carabinieri della Compagnia di Arona per indagare sulla dinamica dell’accaduto. Gli uomini dell’Arma stanno cercando di ricostruire quanto accaduto attraverso le testimonianze dei presenti e l’analisi del contesto. Secondo le prime ricostruzioni, il tuffo sarebbe avvenuto in una zona dove il fondale non era sufficientemente profondo per garantire la sicurezza.

Il caso ricorda un episodio simile verificatosi lo scorso giugno a Jesolo, in provincia di Venezia. In quella circostanza, un ragazzo di 17 anni, anch’esso di origine straniera e residente a Motta di Livenza, si era tuffato da un pontile situato in piazza Mazzini, ignorando i segnali di divieto presenti sul posto. Anche in quel caso il giovane aveva battuto la testa sul fondale, rischiando gravi conseguenze neurologiche. La segnalazione ai soccorsi era arrivata dagli amici del ragazzo, che avevano notato il suo stato di sofferenza dopo il tuffo. Trasportato d’urgenza all’ospedale dell’Angelo di Mestre, il 17enne aveva ricevuto le prime cure direttamente sulla spiaggia.

Situazioni come queste evidenziano i rischi legati ai tuffi in zone non adeguatamente segnalate o sicure. La presenza di divieti e cartelli informativi spesso non è sufficiente a prevenire incidenti gravi. In molti casi, la mancanza di consapevolezza da parte dei bagnanti può portare a conseguenze tragiche.

Il giovane attualmente ricoverato a Novara, secondo quanto riportano i quotidiani locali, si trova in condizioni critiche e i medici stanno valutando l’entità delle lesioni riportate. La possibilità che possa perdere l’uso degli arti inferiori rappresenta una delle ipotesi più drammatiche al momento.

La vicinanza tra l’incidente di Dormelletto e quello di Jesolo solleva interrogativi sulla sicurezza delle aree balneari e sull’importanza della prevenzione. Gli esperti sottolineano la necessità di rispettare i segnali di divieto e di adottare comportamenti responsabili durante le attività in acqua.

Mentre proseguono le indagini per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente avvenuto sul lago Maggiore, la comunità locale si stringe attorno al giovane e alla sua famiglia, sperando in un miglioramento delle sue condizioni.



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