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Una donna di 51 anni, Federica Coviello, è deceduta dopo oltre due settimane di ricovero in ospedale, a seguito di un incidente avvenuto a Gravellona Lomellina



La tragedia si è consumata lo scorso 16 giugno a Gravellona Lomellina, un comune in provincia di Pavia, quando un’auto è stata deliberatamente scagliata contro un bar situato in corso Insurrezione. La vittima, Federica Coviello, 51 anni, si trovava seduta a un tavolino esterno del locale insieme al suo compagno. L’impatto, violento e improvviso, ha causato gravi ferite alla donna, che è stata immediatamente trasportata all’ospedale Niguarda di Milano. Nonostante i tentativi dei medici di salvarle la vita, tra cui l’amputazione di una gamba, la donna è deceduta il 3 luglio.



Secondo quanto ricostruito dalle indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Vigevano, il responsabile dell’accaduto sarebbe Craiet Ben Ouafi, un uomo di 41 anni di nazionalità tunisina. La sera dell’incidente, Ben Ouafi si era recato nel bar per acquistare un Gratta e vinci e consumare un drink. Tuttavia, la situazione è degenerata rapidamente: l’uomo avrebbe iniziato una discussione accesa con la barista e, in un momento di tensione, avrebbe aggredito fisicamente la titolare del locale. Quest’ultima ha prontamente chiamato il 112, riuscendo a farlo allontanare.

Pochi minuti dopo essere stato allontanato, il 41enne è tornato al volante di una Fiat 500 nera. Con l’auto, l’uomo si sarebbe lanciato a tutta velocità contro il bar, utilizzandola come un vero e proprio ariete. I clienti seduti ai tavoli esterni sono riusciti per la maggior parte a mettersi in salvo, ma Federica Coviello e il suo compagno non sono riusciti a evitare l’impatto. La donna ha riportato ferite gravissime che hanno richiesto interventi chirurgici d’urgenza.

I carabinieri sono intervenuti rapidamente sul luogo dell’incidente e hanno arrestato Craiet Ben Ouafi mentre tentava di sfuggire alla folla inferocita che lo stava inseguendo. Inizialmente accusato di tentato omicidio, ora il 41enne dovrà rispondere anche dell’accusa di omicidio a seguito della morte di Federica Coviello. La vicenda ha suscitato profonda indignazione nella comunità locale e ha riportato l’attenzione su episodi di violenza che sfociano in tragedie.

La vittima, descritta da amici e conoscenti come una persona solare e gentile, si trovava semplicemente a trascorrere una serata tranquilla in compagnia del suo compagno. L’improvviso gesto di follia ha trasformato quella che doveva essere una normale serata estiva in un dramma che ha sconvolto Gravellona Lomellina e la provincia di Pavia.

L’auto utilizzata per l’attacco è stata sequestrata dalle autorità per ulteriori accertamenti tecnici. Gli investigatori stanno cercando di chiarire i motivi dietro il gesto di Ben Ouafi, che al momento dell’incidente sembrava essere in stato di alterazione. Non è escluso che l’uomo possa aver agito sotto l’effetto di sostanze o in preda a un raptus.

Il caso ha generato un ampio dibattito sull’importanza della sicurezza nei luoghi pubblici e sulla necessità di prevenire episodi di violenza. La comunità locale si è stretta attorno alla famiglia della vittima, esprimendo cordoglio per la perdita di Federica Coviello. In molti hanno lasciato messaggi di solidarietà sui social media, ricordando la donna con affetto.

Intanto, la procura sta lavorando per completare il quadro investigativo e portare il responsabile davanti alla giustizia. L’arresto tempestivo di Craiet Ben Ouafi ha permesso alle autorità di evitare una fuga e garantire che venga processato per i reati commessi.

La morte di Federica Coviello rappresenta l’epilogo tragico di una vicenda che poteva essere evitata. Il gesto violento del 41enne ha strappato la vita a una donna innocente e segnato profondamente la comunità locale.



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