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Una famiglia in visita ai nonni in Argentina è stata colpita da una tragedia: cinque persone sono morte per intossicazione da monossido di carbonio, salvo solo un bambino



Una drammatica vicenda ha sconvolto Buenos Aires, dove cinque membri di una famiglia, tra cui una bambina di soli quattro anni, hanno perso la vita a causa di un’intossicazione da monossido di carbonio. L’episodio si è verificato nel quartiere di Villa Devoto, presso l’abitazione dei nonni, che la famiglia, residente in Italia, aveva raggiunto per una visita. L’unico sopravvissuto è un bambino di appena due anni e mezzo, ora ricoverato in ospedale.



Andrés De Nastchokine, 43 anni, originario dell’Argentina ma da anni residente a Genova, si era trasferito nel Paese europeo nel 2008. Laureato in ingegneria alla Pontificia Universidad Católica Santa María de los Buenos Aires, era noto nella comunità genovese per il suo lavoro presso ManyDesigns e per la sua passione per l’hockey. Aveva deciso di tornare nella sua città natale insieme alla moglie Marie Lanane, francese di 42 anni, e ai loro due figli piccoli, per far conoscere il secondogenito ai nonni.

Secondo quanto riportato dalla stampa locale, la tragedia si è consumata martedì scorso nell’abitazione situata al numero 3768 di Calle Sanabria, tra Calle Pedro Morán e Calle Asunción. Le forze dell’ordine sono intervenute dopo aver ricevuto una chiamata d’emergenza. Al loro arrivo, hanno trovato i corpi senza vita di cinque persone: Demetrio De Nastchokine, 79 anni, sua moglie Graciela Leonor Just, 73 anni, il loro figlio Andrés De Nastchokine, la nuora Marie Lanane e la nipote Elisa, di soli quattro anni.

L’unico sopravvissuto alla tragedia è il figlio minore della coppia, un bambino di due anni e mezzo, che è stato immediatamente trasferito all’ospedale pediatrico Ricardo Gutiérrez. Al momento, le sue condizioni sono stabili e fuori pericolo.

Le autorità locali hanno confermato che la causa dei decessi è stata l’inalazione di monossido di carbonio, probabilmente dovuta a una fuga di gas. Un portavoce delle forze dell’ordine ha dichiarato: “Purtroppo, dopo aver ricevuto la chiamata, siamo arrivati con diverse ambulanze. C’era una fuga di gas. Credo, in base alla mia esperienza e al modo in cui ho trovato i corpi, che si tratti di monossido di carbonio. Stimiamo, in base alle condizioni delle vittime, che sia accaduto cinque o sei ore prima del ritrovamento.”

La famiglia era arrivata a Buenos Aires solo il giorno precedente alla tragedia. L’obiettivo del viaggio era quello di far conoscere il figlio più piccolo ai nonni, un momento che avrebbe dovuto essere di gioia e condivisione si è trasformato invece in un dramma irreparabile.

La notizia ha scosso profondamente la comunità genovese e il mondo dell’hockey ligure. Andrés De Nastchokine era infatti un giocatore della Superba HC, molto apprezzato sia per le sue qualità sportive che per quelle umane. La Federazione Italiana Hockey ha espresso il proprio cordoglio attraverso le parole del presidente Sergio Mignardi: “Il giocatore della Superba HC, Andrés De Nastchokine, in Italia dal 2008, conosciutissimo a Genova anche per il suo lavoro di ingegnere è morto a Buenos Aires martedì scorso per avvelenamento da monossido di carbonio; nella tragica circostanza hanno perso la vita altre 4 persone: il padre di Andrés, Demetrio De Nastchokine, la madre Graciela Just, la moglie Marie Lanane, e la piccola Elisa, di appena quattro anni. Ne danno ampia notizia i giornali nazionali e tutta la stampa argentina.”

La compagnia Metrogas ha confermato che l’incidente è stato causato dall’inalazione del gas tossico. Il monossido di carbonio è un killer silenzioso: incolore e inodore, può accumularsi negli ambienti chiusi a causa di malfunzionamenti negli impianti di riscaldamento o nelle condutture del gas.

Questo tragico evento serve da monito sull’importanza della manutenzione degli impianti domestici e dell’installazione di rilevatori di monossido di carbonio nelle abitazioni. Una precauzione che può salvare vite umane e prevenire disastri come quello che ha colpito questa famiglia.

La comunità locale e internazionale si stringe intorno al piccolo sopravvissuto e ai parenti delle vittime. Un dolore immenso accompagna il ricordo dei cinque membri della famiglia De Nastchokine, strappati alla vita in circostanze così tragiche.



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