Yari Carrisi è stato protagonista di un’intervista durante la puntata di Verissimo andata in onda sabato 5 aprile. Tra i vari argomenti trattati, uno dei più toccanti è stato il ricordo della sorella Ylenia Carrisi, scomparsa ormai da molti anni. “Quando passano tanti anni inizi a fartene una ragione”, ha spiegato durante l’intervista, ricordando con affetto i momenti trascorsi insieme: “Abbiamo fatto dei viaggi incredibili insieme. È stata lei a insegnarmi a viaggiare per il mondo da solo, con lo zaino in spalla”.
Negli ultimi anni, Yari Carrisi ha compiuto un ultimo viaggio a New Orleans, spinto dalla speranza di trovare qualche traccia della sorella. Dopo il periodo di restrizioni dovuto al Covid, un’amica gli aveva inviato la foto di un quadro esposto in un museo che sembrava ritrarre Ylenia. “C’era un quadro di una ragazza che le assomigliava tantissimo. Pensavo che potesse essere davvero un quadro di Ylenia e ho detto: ora faccio un viaggio per capire, questo sarà l’ultimo. Poi ho scoperto che il quadro era stato dipinto negli anni ’60”, ha raccontato.
Durante il suo soggiorno a New Orleans, Yari ha avuto modo di parlare con persone che conoscevano la storia della sorella e si è recato nel luogo in cui si dice che una ragazza si sia gettata nel fiume. “Andai in albergo e dal mio telefono uscì un pezzo musicale. Mentre lo ascoltavo, mi sembrava quasi che mi stesse parlando attraverso quella canzone”, ha detto. Ha poi aggiunto: “Era come se mi stesse chiedendo scusa”. Un elemento che ha lasciato un segno profondo in lui.
Parlando della madre, Romina Power, Yari ha sottolineato che lei continua a cercare la figlia: “Mamma la cerca ancora, giustamente. Potrebbe essere ancora in giro, c’è gente che sparisce per trenta, quarant’anni e poi ritorna. Lei, essendo avventuriera, sapeva adattarsi e autogestirsi”. Sul padre, Al Bano Carrisi, ha invece commentato: “Ogni tanto spara delle frasi. Che c’è bisogno di uno psicologo per capirle. Se non fosse sparita, non si sarebbero lasciati, questo è sicuro. Ma chi lo sa”.
Nel corso dell’intervista, Yari Carrisi ha anche raccontato un capitolo importante della sua vita legato alla sua esperienza a New York. Trasferitosi nella città americana, ha vissuto momenti significativi e ricchi di incontri straordinari. “Io ho cercato di continuare a fare quello che lei ha iniziato. Mi capitano cose magiche nella vita”, ha dichiarato. Ha poi ricordato come sia stato invitato da Sean Lennon e Yoko Ono a un concerto a Boston, evento che lo ha spinto a trasferirsi a New York.
“Il primo giorno, cosa impossibile, ho trovato un appartamento perfetto per me e mi sono trasferito immediatamente”, ha raccontato. Tra le sorprese del suo nuovo quartiere, ha scoperto di avere come vicino di casa Allen Ginsberg, uno dei principali esponenti della Beat Generation. “Era l’amico storico di Jack Kerouac, lo scrittore che Ylenia aveva in tasca quando è partita. Erano loro, insieme a William Burroughs, ad aver creato la Beat Generation”, ha spiegato.
Inoltre, ha ricordato gli incontri casuali con personaggi iconici come Johnny Depp, Paul McCartney e Bono, anche se ha ammesso di essere stato troppo timido per conoscerli meglio: “Attraversavo il corridoio e li trovavo lì, ma io ero timidissimo”.
Quando si è parlato della sua vita sentimentale, Yari Carrisi si è mostrato riservato: “L’amore? Conviene tenerlo privato. L’ho capito vedendo i miei genitori. C’è sempre l’amore. È difficile dirlo o parlarne”. Ha accennato a una situazione personale delicata ma non ha voluto approfondire: “È ancora delicata, al momento giusto te la presenterò”.
L’intervista ha offerto uno spaccato intimo e riflessivo sulla vita di Yari Carrisi, tra ricordi familiari dolorosi e momenti straordinari vissuti tra viaggi ed esperienze artistiche. Un racconto che testimonia la forza di andare avanti nonostante le difficoltà e la capacità di trovare significati profondi anche nei momenti più difficili.
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