Il consigliere presidenziale ucraino Andriy Yermak, figura di primo piano e stretto collaboratore di Volodymyr Zelensky, si è dimesso dopo che il suo appartamento è stato perquisito nell’ambito di un’indagine su un presunto caso di corruzione da 100 milioni di euro. La notizia è stata riportata da diversi media di Kiev.
Zelensky ha espresso apprezzamento per Yermak, considerato il suo uomo di fiducia, ma ha ribadito che “non ci deve essere alcuna distrazione dalla difesa dell’Ucraina”. Secondo alcune fonti, Yermak era in procinto di partire per gli Stati Uniti per partecipare a colloqui di pace.
Axios riferisce che Yermak avrebbe dovuto volare a Miami per incontrare la squadra del presidente Trump per discutere del piano di pace. Insieme ad altri consiglieri di Zelensky, avrebbe dovuto partecipare a negoziati con Jared Kushner, genero dell’ex presidente statunitense, e con l’inviato speciale Steve Witkoff. L’obiettivo dei colloqui, sempre secondo Axios, sarebbe stato quello di finalizzare un accordo tra Washington e Kiev prima del viaggio di Witkoff e Kushner a Mosca, dove avrebbero dovuto incontrare il presidente russo Vladimir Putin.
Nella giornata di ieri, gli inquirenti hanno effettuato perquisizioni sia nell’ufficio di Yermak sia nella sua abitazione, nell’ambito di una più ampia indagine sul presunto giro di tangenti legato al settore dell’energia nucleare, collegato a un collaboratore di Zelensky che sarebbe fuggito dal Paese.
Yermak ha dichiarato che gli investigatori hanno avuto “pieno accesso” e che da parte sua c’è “massima collaborazione”.



Add comment