Dopo la pensione si divelta viaggiatori giramondo



Un’immensa passione repressa che finalmente posso esprimere». Biagio Giaccone ha 72 anni, è sposato e vive a Udine. Da quando nove anni fa è andato in pensione, ha esaudito il suo più grande desiderio: viaggiare. «Quando lavoravo, il poco tempo a disposizione non mi permetteva di vedere i più bei posti del mondo come avrei voluto», spiega, «viaggiavo spesso per lavoro, ma il viaggio nel vero senso della parola l’ho conosciuto solo dopo». E cosi Biagio, adesso, è un globetrotter quasi compulsivo. Uno di quei tantissimi turisti senior, con un buon budget, tempo a disposizione e, soprattutto, tanta voglia di rimettersi in gioco e di scoprire il mondo. Arrivano ai 60 anni in forma e in salute, spesso con una lunga esperienza da viaggiatori professionali alle spalle.



«In questi anni ho girato il mondo, dal Giappone agli Stati Uniti all’Australia, che mi è rimasta nel cuore per la sua varietà di paesaggi, per i colori, per la natura», racconta il pensionato. La moglie non sempre lo accompagna: «Solo viaggi aerei di due o massimo tre ore, perché se vede l’oceano sotto di sé ha paura», sorride. E allora per le vacanze più lunghe, di due o tre settimane, Biagio preferisce andare da solo o con qualche amico. Intanto, gli uomini e le donne che dopo aver lavorato una vita iniziano a viaggiare sono sempre di più: «Oggi si arriva a 60-70 anni sicuramente più in salute e con il desiderio di fare una vita più attiva, rispetto a tanti anni fa.

Spesso i globetrotter sono viaggiatori esperti, molto informati e si documentano anche sul web e sui social, che poi usano per condividere le loro esperienze», spiega Eleonora Sasso di CartOrange, azienda italiana di consulenti di viaggio, specialista delle vacanze su misura. Una voglia che cresce per diversi motivi. «Ci si trova liberi da obblighi di lavoro e con i figli ormai grandi e autonomi, e questo indubbiamente agevola chi vuole dedicarsi ai viaggi», continua Sasso. E poi c’è da dire che oggi il momento della pensione non viene più vissuta come l’inizio della vecchiaia, ma’come una nuova fase della vita in cui ci si può dedicare a se stessi e alle proprie passioni. «Un traguardo che non di rado viene festeggiato proprio con un viaggio, magari importante, a lungo sognato ma rimandato per via degli impegni lavorativi e familiari», conferma l’esperta.

Per le mete preferite non c’è una regola generale. «Le richieste che arrivano a CartOrange sono davvero varie, anche a lungo raggio», illustra Sasso, «dalle classiche destinazioni di mare, all’insegna del relax, fino ai tour in Paesi lontani e poco battuti dal turismo di massa, con momenti avventurosi e attività culturali o nella natura. L’importante è che ci sia anche un occhio al comfort». Infine, un consiglio per chi vuole diventare un globetrotter: «Non rinunciate a priori al viaggio dei sogni solo per via del fattore età. Alcune mete apparentemente inaccessibili in realtà sono alla portata anche di chi ha qualche anno in più, e molte attività si possono adattare alle singole esigenze», assicura, «l’importante è affidarsi a un consulente esperto, che conosca a fondo le destinazioni e sappia consigliare il modo migliore per godersele». Insomma, meglio evitare il fai da te.



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