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Come finisce I segreti di Wind River della trilogia incentrata sulla moderna frontiera americana



In un’intervista, Taylor Sheridan ha espresso la sua visione di “I segreti di Wind River” come il capitolo conclusivo di una trilogia incentrata sulla moderna frontiera americana. Dopo esplorare la violenza al confine tra Stati Uniti e Messico in “Sicario” e il divario socioeconomico nel Texas di “Hell or High Water,” il regista debuttante decide di affrontare uno dei fallimenti più evidenti della frontiera: le riserve dei nativi americani.



Il protagonista, un cacciatore solitario interpretato da Jeremy Renner, si trova coinvolto in un oscuro mistero quando scopre il cadavere della figlia di un amico durante un’escursione tra le nevi. Insieme all’agente FBI Jane Banner, interpretata da Elizabeth Olsen, si imbarcano in una caccia pericolosa, svelando una verità sconvolgente nel silenzio gelido della natura.

Critica e Riconoscimenti: Uno Sguardo Profondo sull’America

“I segreti di Wind River” ha ottenuto il plauso della critica, vincendo il premio per la migliore regia al Festival di Cannes 2017. Taylor Sheridan, già noto per le sue sceneggiature di successo, si conferma come un autore originale e necessario nel panorama cinematografico americano. Il film, con il suo mix di thriller, western e dramma sociale, offre uno sguardo autentico e commovente su una realtà spesso trascurata.

In conclusione, “I segreti di Wind River” non solo intrattiene con il suo mistero avvincente, ma denuncia anche le sfide affrontate dalle comunità native americane. Sheridan, con maestria, conduce gli spettatori attraverso terre innevate, offrendo una narrazione avvincente e una riflessione profonda sulla condizione umana nella moderna frontiera americana.

Come finisce il film

Il film “I segreti di Wind River” segue la storia di Cory Lambert, un esperto cacciatore di predatori che lavora nella riserva indiana di Wind River, nel Wyoming. Durante una delle sue battute di caccia, Cory trova il corpo senza vita di una giovane ragazza nativa americana, Natalie Hanson, che è stata violentata e picchiata. Insieme all’agente dell’FBI Jane Banner, interpretata da Elizabeth Olsen, Cory cerca di risolvere il mistero della morte di Natalie.

Il finale del film rivela che il responsabile della morte di Natalie è Pete Mickens, un addetto alla sicurezza di una compagnia petrolifera che opera nella riserva. Una notte, lui e alcuni colleghi hanno violentato Natalie, e quando lei è fuggita, Pete l’ha inseguita e l’ha lasciata morire nel freddo estremo. Cory riesce a rintracciare Pete e dopo un confronto teso e violento, lo lascia in una situazione simile a quella in cui aveva lasciato Natalie, garantendo così che Pete affronti la giustizia della natura per i suoi crimini.

Il film si conclude con una nota che sottolinea la mancanza di statistiche ufficiali sulle donne native americane scomparse e assassinate, evidenziando un problema sociale grave e spesso trascurato.



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