Le indagini sulla scomparsa di Mariia Buhaiova, la ragazza ucraina di 18 anni che ha fatto perdere le sue tracce venerdì scorso, si intensificano. La giovane si trovava presso un villaggio turistico a Carovigno, in provincia di Brindisi, dove stava completando uno stage formativo. Secondo quanto emerso, poche ore prima di sparire avrebbe effettuato un bonifico al fratello, un gesto che potrebbe indicare un piano di allontanamento premeditato. Gli investigatori stanno analizzando questo e altri dettagli per ricostruire le motivazioni dietro la sua decisione.
Nella stanza che Mariia occupava presso la struttura ricettiva, i carabinieri hanno rinvenuto alcuni oggetti significativi: il passaporto, il telefono cellulare e un foglio con numeri di telefono annotati. Questi elementi suggeriscono che la ragazza potrebbe aver lasciato intenzionalmente l’ambiente senza sollevare sospetti immediati. La sua assenza è stata segnalata sabato mattina dai responsabili del villaggio turistico, preoccupati per il mancato rientro della giovane.
Le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza mostrano Mariia Buhaiova mentre si allontana dalla struttura imboccando un sentiero che conduce alla complanare della statale 379, nei pressi della riserva naturale di Torre Guaceto. Proprio in questa zona è stato istituito un centro di coordinamento fisso per dirigere le operazioni di ricerca. Al momento, le forze in campo includono vigili del fuoco, forze dell’ordine, volontari della protezione civile, unità cinofile e un elicottero.
Durante un vertice tenutosi presso la prefettura di Brindisi, l’ipotesi principale avanzata dagli inquirenti è quella di un allontanamento volontario. Non sono stati rilevati indizi che facciano pensare a episodi di violenza o a situazioni di pericolo imminente. Le autorità hanno sottolineato che Mariia, descritta come una ragazza tranquilla e determinata, aveva ricevuto proprio il giorno della sua scomparsa la comunicazione della cessazione anticipata del suo stage, originariamente previsto fino al 6 luglio.
Il programma di tirocinio, organizzato in collaborazione con l’università di Bratislava frequentata da Mariia, non sarebbe stato prorogato, e gli investigatori stanno valutando se questa notizia possa aver influenzato la sua decisione di allontanarsi. La giovane potrebbe aver vissuto l’interruzione dello stage come una delusione personale o un motivo per cambiare i suoi piani.
Le operazioni di ricerca si stanno estendendo anche alla stazione ferroviaria di Carovigno, dove la Polizia Ferroviaria sta conducendo verifiche approfondite lungo i binari. L’obiettivo è individuare eventuali tracce che possano confermare il passaggio della ragazza in quella zona. Nel frattempo, l’apprensione cresce tra chi la conosce e le autorità mantengono il massimo riserbo sulle indagini in corso.
Ogni elemento raccolto viene attentamente analizzato nella speranza di ottenere informazioni utili sul destino della giovane ucraina. Il caso sta mobilitando numerosi sforzi da parte delle forze dell’ordine e dei volontari coinvolti nelle ricerche. L’intera comunità locale segue con attenzione gli sviluppi della vicenda, nella speranza che emergano presto dettagli concreti per chiarire il mistero della scomparsa di Mariia Buhaiova.



Add comment