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Chi era Mara Severin, la sommelier di 31 anni morta nel crollo del ristorante Essenza a Terracina



La tragedia che ha colpito il ristorante stellato Essenza, situato in via Tripoli a Terracina, ha lasciato un segno indelebile nella comunità locale. La vittima, Mara Severin, aveva 31 anni e viveva a Pontinia. La giovane sommelier e responsabile di sala è morta in ospedale poco dopo essere stata estratta dalle macerie del locale, colpito dal crollo di una parte del tetto.



Mara Severin, originaria di Sabaudia, lavorava presso il ristorante da undici anni, un percorso iniziato quando il locale si trovava ancora a Pontinia e che proseguiva con passione e dedizione anche dopo il trasferimento a Terracina. La sera dell’incidente, la giovane si trovava vicina alla porta d’ingresso, proprio nel punto in cui si è verificato il cedimento strutturale. Nonostante l’intervento immediato dei vigili del fuoco e dei medici del 118, le condizioni di Mara erano critiche e la donna è deceduta poco dopo essere stata ricoverata all’ospedale Fiorini di Terracina.

Il ristorante Essenza, guidato dallo chef Simone Nardoni, ha espresso profondo dolore per la perdita della giovane collaboratrice, descrivendola come parte integrante della loro famiglia professionale. In un comunicato ufficiale, il locale ha sottolineato il ruolo fondamentale di Mara Severin nella gestione della cantina e della sala dedicata al vino, denominata “La Cave”. Lo chef ha sempre dichiarato: “Il team è come una famiglia, la maggior parte delle persone che lavorano in squadra sono cresciute professionalmente insieme”, evidenziando la dedizione e il senso di squadra che caratterizzavano il lavoro di Mara.

Solo pochi giorni prima dell’incidente, la sommelier aveva celebrato sui social i suoi dieci anni di attività presso Essenza, scrivendo: “Sono passati 10 anni da quando ho varcato quel cancelletto senza sapere cosa mi avrebbe riservato quella chiacchierata e quel fine settimana di prova. Un percorso lungo, fatto di tanti momenti, pieno di emozioni, che non si ferma ma continua su quella strada, arricchendo la mia curiosità su questo mondo che si chiama ‘Vino e Ristorazione’, che solo grazie a Simone e Ilary ho avuto modo di poter conoscere e approfondire”. Questo messaggio testimonia l’entusiasmo e la passione che la giovane metteva nel suo lavoro.

La sera dell’incidente, oltre alla tragica morte di Mara Severin, dieci persone sono rimaste ferite, tre delle quali sono ricoverate in terapia intensiva. Gli altri lavoratori del ristorante sono riusciti a mettersi in salvo: cinque si trovavano in cucina e quattro in sala al momento del crollo. Le immagini della devastazione hanno sconvolto i residenti di Terracina, che hanno assistito a scene drammatiche con i feriti trasportati sulle barelle e i vigili del fuoco impegnati a scavare tra le macerie.

La procura di Latina ha disposto il sequestro del locale per avviare le indagini volte a chiarire le cause del cedimento strutturale. Gli accertamenti dovranno stabilire se ci siano state negligenze o problemi tecnici che hanno portato al crollo del tetto. Nel frattempo, il dolore per la perdita di Mara Severin ha scosso profondamente il team del ristorante e la comunità locale.

Mara Severin era una figura amata e rispettata non solo dai colleghi ma anche dai clienti che frequentavano il ristorante stellato. La sua competenza nel mondo del vino e della ristorazione era frutto di anni di impegno e studio sul campo. Il progetto “La Cave”, da lei gestito con successo, rappresentava un punto di riferimento per degustazioni private e percorsi enogastronomici personalizzati.

Il lutto per la scomparsa della giovane sommelier si estende oltre i confini del ristorante Essenza, coinvolgendo tutta la comunità di Pontinia, dove viveva, e di Terracina, luogo dell’incidente. Lo chef Simone Nardoni, profondamente colpito dalla tragedia, ha scelto di non rilasciare dichiarazioni alla stampa in questi giorni difficili.

La morte di Mara Severin rappresenta una perdita irreparabile per il mondo della ristorazione e lascia un vuoto enorme nella vita dei suoi cari e dei suoi colleghi.



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