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Emiliano e Vendola esclusi dalle regionali in Puglia: li evitano pure i compagni di partito



“Non c’è alcun candidato alternativo a Decaro. Non c’è stata alcuna valutazione, non ci sono passi indietro o in avanti, c’è solo la politica che sarà chiamata ad assumere delle decisioni con il massimo accordo, come sempre è avvenuto”.



Le parole di Francesco Boccia, capogruppo al Senato del Partito Democratico e fedelissimo di Elly Schlein, sono chiare e definitive: c’è già un accordo e l’ex sindaco di Bari sarà il candidato del Centrosinistra, vedremo quanto allargato, alle Regionali in Puglia.

E, forte delle oltre 300.000 preferenze ottenute solo nella sua regione, Antonio Decaro parte certamente con i favori del pronostico, visto anche che il Centrodestra è ancora indeciso sulla scelta del candidato.

Ma perché Michele Emiliano, Governatore uscente, e Nichi Vendola, ex presidente della regione e leader di Sinistra Italiana, non vorrebbero Decaro? O quantomeno non sono così entusiasti di questa candidatura? La ragione è semplice.

Secondo quanto riportato da Affaritaliani.it, sia Emiliano sia Vendola intendono candidarsi al Consiglio regionale con l’obiettivo di diventare, in base ai risultati elettorali, presidente dello stesso. Entrambi, inoltre, sembrano voler influenzare l’azione amministrativa di Decaro in vista di una possibile candidatura alla Camera o al Senato in occasione delle elezioni politiche del 2027.

Tuttavia, l’ex sindaco di Bari, in particolare nelle sue conversazioni con Schlein, ha espresso chiaramente la volontà di operare in autonomia alla guida della prossima amministrazione regionale, senza la presenza di figure di spicco che potrebbero condizionare il suo operato anche solo per un anno e mezzo.

Decaro, pertanto, ritiene che la strategia di Emiliano e Vendola, che prevede di rimanere in Regione fino alla primavera del 2027 per poi candidarsi al Parlamento, sia controproducente.



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