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Le analisi recenti legate al delitto di Garlasco hanno confermato che il sangue trovato nella villetta appartiene a Chiara Poggi. Nessuna novità rilevante sui reperti



Sono emersi nuovi dettagli sul caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto di 18 anni fa. Le ultime analisi effettuate durante la terza giornata di incidente probatorio hanno confermato che il sangue rinvenuto sul tappetino del bagno e sulle scale della villetta di via Pascoli appartiene alla vittima. Questi risultati, anticipati dal programma “Quarto Grado” e confermati da fonti di Fanpage.it, non introducono elementi inaspettati, ma consolidano quanto già emerso nelle indagini precedenti.



Il caso è stato riaperto recentemente, portando all’iscrizione nel registro degli indagati di Andrea Sempio, accusato di concorso nell’omicidio di Chiara Poggi insieme ad altre persone o con Alberto Stasi, condannato in via definitiva per il delitto. Tuttavia, le nuove analisi non sembrano aggiungere particolari rilevanti alla ricostruzione dell’accaduto.

Secondo quanto riportato, anche le tracce di sangue ritrovate sulle scale della villetta appartengono alla giovane vittima. Per quanto riguarda invece un pelo rinvenuto su una busta di cereali, inizialmente considerato un capello di circa tre centimetri, non è stato possibile estrarre Dna per procedere a una comparazione. Gli esperti hanno spiegato che si cercheranno comunque eventuali tracce infinitesimali di materiale maschile contaminante, definite “tracce Y”.

Marzio Capra, consulente della famiglia Poggi, ha dichiarato a Fanpage.it durante l’incidente probatorio: “Sul frammento di tappetino, laddove c’era una traccia che non aveva dato responso, si è confermata la natura ematica, come già era stato verificato a suo tempo e nulla di più. Sono stati poi analizzati i tamponi della ragazza: anche in questo caso non si sono osservate tracce di particolare interesse o rilievo. Verranno sottoposte tutte a un’analisi del Dna, ma da un punto di vista proteico non è stato visto alcun elemento che possa ricondurre a particolari fluidi biologici rispetto a quelli che ci si aspettano.”

Per quanto riguarda il Dna trovato sotto le unghie della vittima, questo verrà analizzato in una fase successiva. Luciano Garofano, consulente di Andrea Sempio, ha spiegato che il perito nominato dal giudice dovrà acquisire la documentazione dalle precedenti analisi effettuate dal dottor De Stefano e dai Ris: “Il perito nominato dal gip dovrà acquisire la documentazione da chi ha fatto le analisi prima, cioè il dottor De Stefano e il Ris e poi valuteremo insieme.”

Nonostante l’attenzione mediatica e gli sforzi investigativi, le nuove indagini sembrano confermare quanto già noto senza introdurre elementi decisivi per modificare la comprensione del caso. Tuttavia, gli esperti continueranno a lavorare sui reperti per cercare eventuali dettagli che potrebbero essere utili.

Il delitto di Chiara Poggi rimane uno dei casi più noti e controversi della cronaca italiana. La villetta di via Pascoli a Garlasco è stata teatro di un omicidio che ha scosso l’opinione pubblica e che ancora oggi suscita interrogativi. Con l’iscrizione di nuovi indagati e le analisi in corso, il caso continua a essere oggetto di attenzione sia da parte delle autorità che dei media.



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