Dopo dieci giorni di agonia, si è spento Antonello Lambroni, un geometra di 63 anni rimasto gravemente ferito in seguito all’esplosione della palazzina in cui abitava, situata tra via Principessa Maria e via Don Minzoni a Sassari. L’incidente, avvenuto il 30 giugno scorso, ha causato ustioni di secondo grado sul 70% del corpo dell’uomo, che è stato soccorso dai vigili del fuoco e trasportato d’urgenza al reparto di Rianimazione dell’ospedale Santissima Annunziata. Nonostante gli sforzi dei medici, Lambroni non è riuscito a superare le gravi conseguenze dell’accaduto.
L’esplosione è stata causata da una bombola di gas che si trovava all’interno dell’appartamento di Lambroni. Secondo le ricostruzioni effettuate dagli esperti intervenuti sul posto, il dispositivo sarebbe esploso improvvisamente, provocando un incendio al secondo piano della palazzina. La deflagrazione è stata così intensa da far saltare il tetto dello stabile e spargere detriti sulla strada. Due passanti sono rimasti leggermente feriti e due automobili parcheggiate nelle vicinanze sono state completamente distrutte dai pezzi di muro caduti.
L’allarme è stato lanciato intorno alle 12:30 dai residenti della zona, che hanno segnalato un forte odore di gas proveniente dall’edificio. I vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente e hanno iniziato le operazioni di ricerca per individuare eventuali persone coinvolte. Dopo circa un’ora, Antonello Lambroni è stato trovato nella mansarda dell’appartamento, disteso a terra e coperto dalle macerie. In condizioni già critiche, è stato immediatamente trasportato al pronto soccorso, dove i medici hanno constatato la gravità delle sue ferite.
Il giorno successivo all’incidente, la polizia scientifica e i vigili del fuoco hanno effettuato un sopralluogo nell’appartamento distrutto. Durante l’ispezione, sono state rinvenute due bombole del gas scollegate dall’impianto e con i rubinetti aperti. Questi elementi hanno confermato l’origine dell’esplosione, scatenata probabilmente da una fuga di gas che ha saturato l’ambiente prima di innescare la deflagrazione.
Nel corso della tragedia, Antonello Lambroni ha lasciato un vuoto profondo nella sua famiglia e nella comunità locale. Rimasto vedovo nel 2016, era padre di due figli: Davide e Claudio, quest’ultimo un musicista apprezzato che al momento dell’incidente si trovava in Germania per perfezionare i suoi studi in fagotto. La notizia della morte di Lambroni ha suscitato grande commozione tra amici e conoscenti, che lo ricordano come una persona gentile e dedita alla sua professione.
Il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, ha espresso il suo ringraziamento ai soccorritori intervenuti sul luogo dell’esplosione per il loro impegno e la loro professionalità nel gestire una situazione così drammatica. Durante l’incontro con i vigili del fuoco e gli altri operatori coinvolti, il primo cittadino ha sottolineato l’importanza del loro lavoro nel garantire la sicurezza della comunità.
Questa tragedia ha riportato l’attenzione sui rischi legati all’utilizzo delle bombole di gas e sulla necessità di adottare misure preventive per evitare incidenti simili. Gli esperti raccomandano di verificare regolarmente lo stato degli impianti e delle bombole, assicurandosi che siano installati correttamente e privi di danni o perdite. Inoltre, è fondamentale prestare attenzione a eventuali odori sospetti e segnalare tempestivamente qualsiasi anomalia alle autorità competenti.
La morte di Antonello Lambroni rappresenta una perdita significativa per la comunità di Sassari, che si stringe intorno alla famiglia dell’uomo in questo momento di dolore. L’incidente ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva, evidenziando l’importanza della sicurezza domestica e della prevenzione per evitare simili tragedie in futuro.



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