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L’Italia raggiunge la semifinale degli Europei femminili dopo 28 anni grazie alla doppietta decisiva di Cristiana Girelli contro la Norvegia



Dopo un’attesa lunga 28 anni, la Nazionale femminile italiana approda nuovamente alle semifinali degli Europei. A Ginevra, le Azzurre hanno superato la Norvegia con un risultato di 2-1, grazie alla straordinaria prestazione di Cristiana Girelli, autrice di entrambe le reti che hanno garantito il successo e il passaggio del turno. La squadra guidata dal commissario tecnico Andrea Soncin si prepara ora ad affrontare la vincente dell’incontro tra Svezia e Inghilterra.



La partita si è rivelata complessa e combattuta, con le Azzurre che hanno dovuto superare numerosi ostacoli per conquistare la vittoria. Dopo un primo tempo in cui l’Italia ha creato diverse occasioni senza riuscire a concretizzarle, il match si è acceso nella ripresa. Al 50° minuto, Girelli ha sbloccato il risultato sfruttando un tiro-cross di Cantore, dimostrando ancora una volta il suo fiuto per il gol. La Norvegia, però, non si è arresa e ha trovato il pareggio al 66° minuto grazie ad Ada Hegerberg, che ha risposto con una rete dopo un rigore fallito poco prima.

La tensione è rimasta alta fino ai minuti finali, quando la capitana azzurra ha siglato il gol decisivo al 90° minuto. Su un cross impeccabile di Cantore, Girelli ha colpito di testa, mandando la palla sulla traversa prima che entrasse in rete e sancisse la vittoria dell’Italia. Questo risultato rappresenta un traguardo storico: è la prima volta che la Nazionale femminile raggiunge le semifinali con il formato del torneo a 16 squadre.

La prestazione di Cristiana Girelli è stata eccezionale. Con questa doppietta, l’attaccante ha superato il record di Patrizia Panico per numero di gol segnati tra Mondiali ed Europei, arrivando a quota otto. Il suo ruolo di leader e capitana è stato evidente in ogni fase della partita, dimostrando la sua capacità di trascinare la squadra nei momenti cruciali.

Il commissario tecnico Andrea Soncin ha schierato l’Italia con un modulo 4-3-3, puntando sulla solidità difensiva e sulla creatività del reparto offensivo. La formazione iniziale comprendeva Giuliani in porta, una linea difensiva composta da Di Guglielmo, Salvai, Linari e Oliviero, un centrocampo formato da Caruso, Giugliano e Severini, e un tridente offensivo con Cantore, Girelli e Bonansea. Le sostituzioni effettuate nel secondo tempo hanno contribuito a mantenere alta l’intensità della squadra nei momenti decisivi.

La Norvegia, dal canto suo, ha adottato anch’essa un modulo 4-3-3, affidandosi alle qualità di giocatrici come Hegerberg, Graham Hansen e Mjelde. Nonostante l’impegno e alcune buone occasioni create, le scandinave non sono riuscite a contrastare la determinazione delle Azzurre nei minuti finali.

L’arbitraggio della francese Stephanie Frappart ha garantito una gestione equilibrata della gara, contribuendo a mantenere alta la qualità del gioco. Alcuni episodi, come il rigore sbagliato dalla Norvegia, hanno aggiunto ulteriore suspense a una sfida già ricca di emozioni.

L’Italia si prepara ora per la semifinale, in programma martedì alle 21:00. Le Azzurre affronteranno una delle due squadre più quotate del torneo, la Svezia o l’Inghilterra, in un match che promette spettacolo e intensità.

Di seguito il tabellino della partita:

RETI: 50′ e 90′ Girelli, 66′ Hegerberg.

ITALIA (4-3-3): Giuliani; Di Guglielmo, Salvai, Linari, Oliviero; Caruso, Giugliano, Severini (76′ Greggi); Cantore (92′ Piemonte), Girelli (92′ Piemonte), Bonansea (76′ Cambiaghi). Commissario tecnico: Soncin.

NORVEGIA (4-3-3): Fiskerstrand; Bjelde (86′ Woldvik), Mjelde, T. Hansen, Reiten; Engen, Maanum (64′ Terland), Naalsund; Gaupset, Hegerberg, Graham Hansen. Commissario tecnico: Grainger.

Arbitro: Stephanie Frappart (Francia).

Con questa vittoria, l’Italia riscrive una pagina importante della sua storia calcistica femminile e conferma il crescente livello del movimento sportivo nazionale. L’attesa per la semifinale è altissima: le Azzurre sono pronte a dare il massimo per raggiungere un risultato ancora più prestigioso.



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