Un grave incidente sul lavoro ha scosso la città di Napoli nella mattinata del 25 luglio, causando la morte di tre operai. Le vittime, Ciro Pierro di 62 anni, originario di Calvizzano, Luigi Romano, 67 anni, residente ad Arzano, e Vincenzo Del Grosso, 56 anni, hanno perso la vita mentre erano impegnati in lavori di manutenzione sul tetto di un edificio situato al civico 163 di via Domenico Fontana. La tragedia si è verificata a un’altezza di circa venti metri, all’incrocio con via San Giacomo dei Capri.
Secondo le prime ricostruzioni, i tre operai erano a bordo di un cestello montacarichi che si sarebbe sganciato improvvisamente. L’incidente sembra essere stato causato dal cedimento della colonna portante del montacarichi, probabilmente dovuto al peso eccessivo di un rotolo di bitume che gli operai stavano trasportando sul tetto. La caduta non ha lasciato loro scampo.
La Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta per fare luce sulla vicenda, affidata alla Sezione Lavoro e colpe professionali, sotto la supervisione del procuratore aggiunto Antonio Ricci e del sostituto procuratore Stella Castaldo. Gli accertamenti sono condotti dalla Polizia di Stato, che sta esaminando ogni dettaglio per ricostruire con precisione quanto accaduto.
Dalle prime verifiche emergono dubbi sulle condizioni di sicurezza nel cantiere. Gli investigatori stanno valutando se gli operai fossero dotati dei dispositivi di protezione individuale obbligatori per questo tipo di attività. I rilievi iniziali indicano che i tre uomini non indossavano caschi di protezione né imbracature, strumenti fondamentali per prevenire incidenti di questa gravità. Tuttavia, resta da chiarire se i caschi possano essersi staccati durante l’impatto. Inoltre, sembra che mancasse una segnalazione adeguata del cantiere in corso, elemento che potrebbe avere ulteriormente aggravato la situazione.
La posizione lavorativa delle vittime è anch’essa oggetto di approfondimenti. Gli inquirenti stanno cercando di capire se fossero regolarmente assunti e se il cantiere rispettasse tutte le normative vigenti in materia di sicurezza sul lavoro. La manutenzione del tetto del palazzo, alto sei piani, avrebbe dovuto prevedere misure rigorose per garantire l’incolumità degli operai.
Il cestello del montacarichi sembra essere stato il punto critico dell’incidente. La struttura potrebbe non avere sopportato il carico eccessivo, cedendo improvvisamente. Questa ipotesi è al centro delle indagini tecniche, che mirano a verificare eventuali difetti strutturali o errori nell’utilizzo del macchinario. La Polizia sta inoltre analizzando i materiali presenti nel cantiere e le procedure adottate durante i lavori.
La tragedia ha suscitato profonda commozione nella comunità locale e ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Gli incidenti sul lavoro continuano a rappresentare una piaga per il Paese, richiamando l’attenzione sull’importanza di rispettare le norme e di investire nella prevenzione.
Il caso di Ciro Pierro, Luigi Romano e Vincenzo Del Grosso evidenzia come la mancanza di adeguati sistemi di protezione possa avere conseguenze devastanti. Le autorità competenti stanno lavorando per accertare le responsabilità e garantire giustizia alle famiglie delle vittime.
Mentre le indagini proseguono, la Procura di Napoli si prepara a raccogliere testimonianze e a esaminare i documenti relativi al cantiere. Gli esperti saranno chiamati a valutare ogni aspetto tecnico e normativo per stabilire se l’incidente sia stato causato da negligenza o da fattori imprevedibili.
La perdita dei tre operai rappresenta un duro colpo per le loro famiglie e per la comunità locale. Il dramma sottolinea ancora una volta l’urgenza di garantire condizioni di lavoro sicure e dignitose per tutti i lavoratori, affinché simili tragedie possano essere evitate in futuro.



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