La controversia legale fra Annamaria Bernardini De Pace e Fabrizio Corona si concentra su un audio diffuso dall’ex paparazzo, che l’avvocata considera una manipolazione volta a screditarla.
La nota legale, oltre a seguire la difesa legale di Raoul Bova – suo ex genero –, ha intrapreso un’azione giudiziaria contro Corona, accusandolo di aver trasformato i suoi canali social in un’arena di umiliazione pubblica della sua figura professionale, con “frasi lesive della mia professionalità” e la diffusione di un audio “contraffatto” .
Corona, con un post e alcune stories, aveva affermato che Bernardini De Pace stesse manipolando “il circolino della Procura di Roma e dei quotidiani importanti” per favorire Bova, presentandola come animata da una vendetta a seguito della sua “vergognosa lettera” e accusando la legale di aver sottratto l’attore alla sua famiglia . Era poi seguita la critica: “Giusto il giudice di Forum può fare oggi. Un programma finto come lei” .
La questione centrale è un presunto dialogo registrato tra Corona e un’interlocutrice, che Corona presenta come Bernardini De Pace, associando una sua foto alla voce. L’audio sarebbe servito a sostenere che fosse stato lei a chiedere informazioni riguardo alla presunta separazione di Bova da Rocío Muñoz Morales, ma l’avvocata respinge ogni addebito .
Nel testo della querela si legge che “ciò che rileva, a prescindere dall’identità effettiva dell’interlocutrice, è che certamente non possa affermarsi… che sia stata quest’ultima a richiedere informazioni sul Bova” . Inoltre, afferma che il file audio avrebbe subito manipolazioni: “non risulta integro, ma bensì artefatto con diversi tagli… e con sonorità non coerenti, consistenti in dei ‘beep’ cadenzati” .
Secondo Bernardini De Pace, i post e l’audio sono stati diffusi subito dopo l’esposto che ha presentato al Garante della privacy in difesa di Bova, chiedendo la rimozione dei messaggi e degli audio pubblicati da Corona. A suo avviso, ciò costituisce il vero movente della diffamazione: Corona avrebbe approfittato dell’eco mediatica per screditarla con insulti gratuiti e accostamenti impropri a notizie false .
A breve anche Raoul Bova, condividendo gli stessi presupposti, presenterà querela. Ulteriori sviluppi sono attesi nei prossimi giorni.



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