Un episodio di violenza estrema ha sconvolto la comunità di Nettuno, località situata sul litorale romano a sud della Capitale. Nella notte del 31 luglio, una lite tra due uomini si è trasformata in un drammatico pestaggio che ha lasciato uno dei protagonisti in condizioni critiche. L’aggressione è avvenuta in una zona periferica della città e ha avuto conseguenze gravissime per la vittima, un uomo di 37 anni originario del Marocco e residente ad Aprilia.
Secondo le ricostruzioni effettuate dai carabinieri, il ventinovenne coinvolto, residente ad Anzio, avrebbe avuto un acceso diverbio con l’amico. Dopo essersi allontanato, è tornato armato di un bastone e ha colpito ripetutamente l’uomo, provocandogli ferite gravissime che hanno richiesto un intervento chirurgico urgente. La vittima è stata trasportata d’urgenza presso l’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dove i medici hanno dovuto procedere all’asportazione di un rene. Al momento, l’uomo si trova ancora ricoverato in ospedale e la sua vita è in pericolo.
L’allarme è stato dato nelle prime ore del mattino da una donna che ha segnalato il violento litigio tra i due uomini. I carabinieri della stazione locale di Anzio si sono immediatamente attivati per individuare l’aggressore. Attraverso l’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza e sopralluoghi nella zona, i militari sono riusciti a identificare il responsabile. Il giovane, incensurato e residente ad Anzio, è stato fermato il giorno stesso del pestaggio.
Durante l’interrogatorio presso la caserma di Anzio, il ventinovenne ha ammesso le proprie responsabilità, dichiarando che il litigio era nato a causa di un debito. Tuttavia, ha anche affermato di non essere consapevole della gravità delle condizioni di salute della vittima. Le sue dichiarazioni sono state riportate dai carabinieri: “Non pensavo che le conseguenze sarebbero state così gravi.”
Dopo le procedure di rito, l’uomo è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Velletri, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il fermo per tentato omicidio è stato convalidato.
La comunità locale è rimasta profondamente scossa dall’accaduto. L’episodio evidenzia ancora una volta come conflitti personali possano degenerare in atti di violenza estrema, con conseguenze devastanti per le persone coinvolte. Le indagini continuano per chiarire tutti gli aspetti della vicenda e per accertare eventuali ulteriori responsabilità.
Nel frattempo, la famiglia della vittima attende con ansia aggiornamenti sulle sue condizioni di salute. L’uomo, sottoposto a interventi chirurgici delicati, lotta per sopravvivere mentre i medici monitorano costantemente il suo stato.
L’episodio di Nettuno si aggiunge a una serie di fatti di cronaca che hanno coinvolto la zona negli ultimi mesi, sollevando interrogativi sulla sicurezza e sulla gestione dei conflitti interpersonali. Le autorità locali e i cittadini sono chiamati a riflettere su come prevenire simili tragedie in futuro.



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