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Carla Bazzani, 92 anni, rimasta in obitorio per un anno senza che nessun familiare la reclamasse



La triste vicenda di Carla Bazzani, una donna di 92 anni, ha avuto un epilogo dopo un anno di attesa in obitorio. La signora, originaria di Milano, era stata trovata morta nella sua casa di Arezzo circa un anno fa. Con lei, era deceduto anche il suo gatto bianco. Secondo le indagini, il decesso risaliva a diversi mesi prima del ritrovamento, avvenuto in Via Montanara.



La figlia di Carla, una donna di 60 anni residente nel Riminese, non ha fornito spiegazioni sul decesso della madre, che, secondo quanto ricostruito, sarebbe avvenuto per cause naturali. Per questo, è stata accusata di truffa aggravata e occultamento di cadavere, e dovrà comparire davanti al giudice il 26 settembre prossimo.

Dopo la chiusura delle indagini e il nullaosta della Procura di Arezzo, avvenuto nel settembre 2024, la salma è rimasta comunque all’obitorio, senza che nessuno ne reclamasse il rilascio. Dalla figlia si sarebbero perse le tracce e il parente a cui era stata notificata la situazione non ha risposto riguardo al funerale.

Di fronte a questa situazione, il Comune di Arezzo ha deciso di intervenire, procedendo alla tumulazione di Carla Bazzani nonostante la mancanza del nullaosta formale da parte del familiare. Questo gesto è stato motivato dalla necessità di evitare ulteriori attese e di garantire una sepoltura dignitosa alla donna.

La vice sindaco di Arezzo, Lucia Tanti, ha rilasciato una nota in cui spiega le motivazioni della decisione. “Ho dato, sotto la mia personale responsabilità, mandato di procedere anche per la tumulazione della signora Bazzani deceduta insieme al suo gattino in circostanze veramente drammatiche”, ha dichiarato. Tanti ha poi aggiunto: “Infatti, pur non avendo ottenuto ancora a oggi, a seguito del dissequestro del corpo, il nullaosta da parte del congiunto che ha ricevuto la notifica – quindi senza il perfezionamento della procedura – ritengo che non si possa aspettare oltre”.

Riconoscendo che l’iter seguito non fosse corretto, Tanti ha sottolineato che non esiste un termine massimo entro il quale chi riceve la notifica debba dare sepoltura al proprio familiare. “So bene che l’iter non è corretto perché non esiste un tempo massimo per chi riceve la notifica di dare sepoltura al proprio familiare né di rinunciare a questo diritto-dovere”, ha concluso, assumendosi la responsabilità di questa “forzatura”. Il funerale di Carla Bazzani si terrà sabato 16 agosto alle ore 10.30, a spese dell’amministrazione comunale.

Questa vicenda mette in luce non solo la solitudine di molte persone anziane, ma anche le difficoltà che possono sorgere in situazioni di questo tipo, dove i legami familiari possono risultare fragili o inesistenti. La decisione del Comune di Arezzo di intervenire è stata accolta come un gesto di umanità in un contesto di grande tristezza.

La storia di Carla Bazzani è un triste promemoria della vulnerabilità degli anziani e dell’importanza di garantire loro una vita dignitosa, anche in caso di eventi tragici come il decesso. La mancanza di un familiare che si prenda cura di loro, come nel caso di Carla, evidenzia la necessità di una maggiore attenzione verso le persone sole, che possono trovarsi in situazioni di abbandono.



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