La segretaria di Alleanza Verdi e Sinistra, Elly Schlein, sarebbe furiosa per un audio del segretario regionale di AvS, Fernando Pignataro, che ha scatenato polemiche all’interno del campo largo in Calabria.
L’audio, diffuso tramite chat, ha reso nota la situazione di stallo sulla scelta del candidato per le elezioni regionali di ottobre. Pignataro, nel messaggio di undici minuti, critica il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, accusandoli di porre veti sui possibili candidati e di divergere sulle strategie elettorali.
Secondo quanto riportato da Open, la segretaria Schlein sarebbe particolarmente irritata dalle parole di Pignataro. Nel messaggio, l’esponente di AvS fa riferimento a una “carta dei principi” stilata dalla deputata del Movimento 5 Stelle Anna Laura Orrico, contenente “questioni irrinunciabili” da inserire nel programma di governo. Pignataro afferma che l’accettazione di tali punti è fondamentale per proseguire l’alleanza, altrimenti si procederà con due programmi differenti per la Calabria.
Tuttavia, Pignataro si sofferma anche sulla possibile candidatura di Pasquale Tridico, ex presidente dell’INPS e attuale eurodeputato del Movimento 5 Stelle. Secondo il segretario regionale di Articolo Uno, il sostegno del Partito Democratico alla sua candidatura sarebbe un espediente per “contrastare un’eventuale candidatura di Avs”.
Nei giorni scorsi, infatti, il co-segretario Angelo Bonelli aveva espresso questa volontà, tanto da proporre l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano.
Riferendosi all’audio, Pignataro sottolinea che Tridico avrebbe “messo in difficoltà il Partito Democratico con una rinuncia quasi definitiva”. Il Movimento 5 Stelle avrebbe dunque accettato la sua candidatura pur conoscendo la sua indisponibilità, per poi virare sulla deputata Vittoria Baldini. Il giudizio del responsabile calabrese di Articolo Uno è tranchant: “Un gioco di parte poco trasparente”. Pignataro fa inoltre riferimento al sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi, tra i profili accostati alla candidatura insieme al già citato Lucano. Secondo lui, ci sarebbe un veto “attribuito al gruppo del senatore Nicola Irto”, nell’elenco dem dei papabili. Pignataro è perentorio: “È un fatto assolutamente determinante”.



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