Una giovane turista proveniente dal Piemonte ha dato alla luce una bambina sulla spiaggia di Locri, in Calabria, durante il suo soggiorno estivo. Dopo il parto, la donna si è recata al pronto soccorso della città con la neonata per ricevere assistenza medica. Qui ha preso la difficile decisione di lasciare la piccola in ospedale, avviando le procedure per l’affidamento a una famiglia.
Secondo quanto emerso, la donna, di 30 anni, stava trascorrendo le vacanze a Marina di Caulonia, nella zona della Locride. Il parto è avvenuto sulla spiaggia, in circostanze non dettagliate. Subito dopo, la giovane madre si è recata nell’ospedale di Locri, dove è stata accolta dai sanitari e sottoposta alle cure necessarie. La bambina, che ora si trova nel reparto di Pediatria dello stesso ospedale, è in buone condizioni di salute.
La scelta della donna di affidare la neonata alle autorità competenti è stata comunicata al personale ospedaliero poco dopo il ricovero. La legge italiana consente alle madri di partorire in anonimato per tutelare la loro privacy, anche se in questo caso la donna ha deciso di non avvalersi di tale opzione. Tuttavia, ha scelto di non riconoscere la figlia e di affidarla a una famiglia che possa prendersene cura.
Il percorso per l’affidamento della bambina sarà gestito dall’autorità giudiziaria e dai servizi sociali competenti. Nel frattempo, la piccola rimarrà ricoverata sotto osservazione medica. La priorità al momento è garantire il benessere e la tutela della neonata, che presto sarà collocata presso una famiglia idonea.
Il parto in anonimato, sebbene poco conosciuto, rappresenta una possibilità offerta alle donne che desiderano mantenere riservata la propria identità durante e dopo il parto. Questa modalità consente di partorire in un ospedale pubblico senza obbligo di riconoscere il neonato. L’atto di nascita riporta infatti la dicitura “nato da donna che non consente di essere nominata”. Tale soluzione mira a proteggere le madri in situazioni delicate o complesse, offrendo loro supporto medico e legale.
In questo caso specifico, la giovane piemontese ha scelto un percorso diverso, comunicando apertamente la sua decisione ai sanitari dell’ospedale di Locri. La sua scelta ha avviato immediatamente l’iter legale che porterà all’affidamento della bambina a una famiglia adottiva.
La vicenda ha attirato l’attenzione pubblica, sollevando interrogativi sulle motivazioni che possono spingere una madre a prendere una decisione così difficile. Tuttavia, ogni situazione è unica e spesso influenzata da fattori personali e sociali che non sempre emergono chiaramente.
La bambina, nata in circostanze insolite sulla spiaggia di Locri, è attualmente sotto le cure del personale medico dell’ospedale locale. Le sue condizioni sono buone e i servizi sociali stanno lavorando per garantirle un futuro sereno e una famiglia pronta ad accoglierla.



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