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Madre trova il figlio senza vita nel salotto di casa a Rimini: aperta un’indagine, disposta autopsia



Tragedia a Rimini, dove nella serata di martedì 19 agosto un uomo di 39 anni è stato rinvenuto privo di vita nella sua abitazione. A scoprire il corpo è stata la madre, che si era recata a casa del figlio dopo non aver avuto sue notizie per diverse ore. La donna, preoccupata, ha deciso di entrare nell’appartamento e ha trovato il figlio esanime nel soggiorno. Subito ha lanciato l’allarme, facendo intervenire i soccorsi e le forze dell’ordine.



La vittima, un cittadino di origini ucraine, viveva da solo e la madre era solita fargli visita frequentemente. Secondo quanto riferito dalle autorità, la donna si sarebbe insospettita quando il figlio non ha risposto al campanello e, temendo il peggio, avrebbe deciso di entrare in casa. Una volta scoperto il corpo, ha contattato immediatamente i soccorsi.

Sul posto sono intervenuti i militari del Nucleo Investigativo insieme al personale sanitario. Il medico legale ha effettuato una prima ispezione cadaverica, ma non è stato possibile determinare con certezza le cause della morte. Secondo quanto emerso dai primi accertamenti, sul corpo non sarebbero stati rilevati segni evidenti di violenza e l’appartamento è risultato in ordine, senza segni di effrazione o situazioni sospette.

La Procura della Repubblica di Rimini, guidata dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi, ha disposto un’autopsia sul corpo del 39enne per chiarire le circostanze del decesso. L’esame sarà eseguito nella giornata di giovedì 21 agosto e sarà fondamentale per escludere definitivamente l’ipotesi di una morte violenta. Gli inquirenti stanno inoltre analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza poste all’ingresso dell’abitazione, che potrebbero fornire ulteriori dettagli su ciò che è accaduto nelle ore precedenti al ritrovamento.

Al momento non sono state divulgate le generalità della vittima. Si sa solo che era un uomo di origini ucraine e che viveva da solo. La madre, visibilmente scossa dall’accaduto, ha collaborato con gli investigatori fornendo informazioni utili per ricostruire gli ultimi giorni di vita del figlio.

Gli accertamenti proseguono senza sosta: gli inquirenti stanno cercando di raccogliere ogni elemento possibile per comprendere le dinamiche della tragedia. L’appartamento è stato sottoposto a una minuziosa analisi da parte degli esperti, che hanno effettuato rilievi tecnici e raccolto eventuali tracce utili alle indagini.

La vicenda ha scosso profondamente la comunità locale, che si interroga sulle cause della morte dell’uomo. Al momento, gli investigatori non escludono nessuna ipotesi, ma l’assenza di segni di violenza sul corpo orienta le indagini verso altre possibili cause, come un malore improvviso o un problema di salute non diagnosticato.

Il caso presenta alcune analogie con un episodio avvenuto recentemente a Teramo, dove un 37enne è stato trovato morto nella casa di alcuni amici che lo ospitavano. Anche in quel caso è stata disposta un’autopsia per accertare le cause del decesso.

In attesa dei risultati dell’esame autoptico, che potrebbe fornire risposte definitive sulla morte del 39enne, gli investigatori continuano a lavorare per ricostruire gli eventi che hanno portato alla tragica scoperta. La Procura si avvale anche del supporto delle immagini delle telecamere di sorveglianza e delle testimonianze raccolte sul posto.

La madre del defunto ha raccontato agli inquirenti i momenti concitati che hanno preceduto il ritrovamento del corpo. La donna aveva provato a contattare il figlio più volte durante la giornata, ma non ricevendo risposta ai suoi tentativi, si era recata personalmente presso l’abitazione. La sua testimonianza sarà fondamentale per chiarire ulteriormente il quadro della situazione.



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