La decisione di Naike Rivelli arriva dopo il recente vertice negli Stati Uniti sull’Ucraina, a cui hanno preso parte Giorgia Meloni, Donald Trump, Volodymyr Zelensky e diversi leader europei. Proprio in seguito a quell’incontro, l’attrice e figlia di Ornella Muti ha reso pubblica la sua presa di distanza dalla politica italiana ed europea, dichiarando apertamente: “Non mi sento assolutamente rappresentata. Non lo ero neanche prima dalla Meloni, non l’ho votata, ma adesso mi sento rappresentata meno che mai. E mi pesa, perché questo Paese lo amo e ci ho vissuto tanti anni, ma non riesco più a sentirmi parte di un progetto che non riconosco.”
Nel suo intervento ha voluto sottolineare anche il rapporto complesso con l’Unione Europea e la sua leadership: “Ursula von der Leyen, con il suo modo di fare e le sue decisioni, mi fa paura.” Parole che si uniscono a una scelta drastica: chiedere la cittadinanza russa. “Non è una provocazione, è un pensiero vero. Sono mezza russa, e forse è arrivato il momento di chiedere la cittadinanza in Russia.”
Secondo Rivelli, la politica europea e italiana non risponde più alle sue aspettative né ai suoi valori, mentre l’orizzonte offerto dal mondo BRICS — l’alleanza tra Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica — le appare come un modello alternativo, potenzialmente meno corrotto: “Mi incuriosisce perché ho la speranza che lì ci possa essere qualcosa di diverso, un modo nuovo di pensare e di vivere. Non so se sia davvero la soluzione, ma almeno è un orizzonte che non mi sembra corrotto come quello che ci circonda qui.”
La figlia di Ornella Muti, Naike Ravelli, ci tiene a farci sapere che non si sente rappresentata dal governo italiano ed Europeo quindi chiederà la cittadinanza Russa. pic.twitter.com/Yn1GpnScnJ
— CAESO QUIINCTIUS (@Orgoglioitalia3) August 19, 2025
L’attrice ribadisce di non aver mai appoggiato conflitti né schieramenti militari, rimarcando il suo impegno per la pace: “Da sempre sono in prima linea per la pace, ne ho parlato anche in Russia e in lingua russa, per cui non appoggio la guerra dell’uno o dell’altro, ma visto che non mi sento più nel posto giusto, visto che le guerre le ha fatte e le fa anche l’Occidente, allora decido di dare una possibilità a un’alternativa.”
Nonostante la scelta di guardare verso la Russia, Naike Rivelli ha espresso un forte legame emotivo con l’Italia: “Amo questo Paese, resterà sempre parte di me, ma adesso scelgo di optare per la Russia. È l’unica direzione che mi sembra coerente con quello che provo e con quello in cui credo.”
Con queste dichiarazioni, Rivelli segna una rottura profonda con la realtà politica italiana ed europea, affidandosi alle sue origini e a un senso di appartenenza che ritiene più autentico. La sua decisione ha già suscitato ampio dibattito, alimentando riflessioni sul rapporto tra identità personale, appartenenza nazionale e orientamenti politici.



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