Gianni Quaranta, nato ad Arsiè in provincia di Belluno nel 1943, si era formato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, avviando un percorso che lo avrebbe portato a collaborare con alcuni tra i più grandi registi italiani e internazionali. La sua carriera ha avuto una svolta decisiva grazie all’incontro con figure come Franco Zeffirelli, Luchino Visconti e Bernardo Bertolucci, con i quali ha firmato produzioni entrate nella storia del cinema e del teatro.
Il suo nome resta legato soprattutto al successo internazionale di Camera con vista di James Ivory, che nel 1987 gli valse l’Oscar per la miglior scenografia. Nella stessa stagione ottenne anche il BAFTA Award e un David di Donatello, confermandosi tra i più apprezzati scenografi del panorama mondiale. In precedenza aveva già ricevuto il Premio Qualità per Novecento di Bertolucci, il primo di quattro riconoscimenti ottenuti in carriera per la scenografia.
Ma il talento di Quaranta non si è limitato al cinema. Fondamentale è stato anche il suo contributo alla lirica e al teatro di prosa. Le sue scenografie hanno calcato alcuni dei palcoscenici più prestigiosi al mondo: dal Teatro alla Scala di Milano al Teatro La Fenice di Venezia, dal Teatro dell’Opera di Roma al Teatro Regio di Torino, fino al Teatro San Carlo di Napoli e al Politeama di Palermo. All’estero, ha firmato produzioni per il Théâtre National de l’Opéra e la Comédie Française di Parigi, il Grand Théâtre di Ginevra, lo Staatsoper di Vienna, il Theatro Municipal di Rio de Janeiro, la Lyric Opera di Chicago, il Metropolitan di New York e la Royal Opera House di Muscat, solo per citarne alcuni.
Oltre alla carriera artistica, Quaranta ha avuto un ruolo anche in ambito istituzionale: dal giugno 2014 all’ottobre 2016 è stato Assessore alla Cultura del Comune di Spoleto, contribuendo alla promozione delle attività culturali e artistiche della città umbra.
Negli ultimi anni aveva continuato a lavorare con passione. Nel 2018 aveva firmato la scenografia dello spettacolo teatrale Imperfect Love, diretto da M. Di Jiacomo al Connelly Theatre di New York, mentre nel 2019 era tornato al cinema con Havana Kyrie, film diretto da Paolo Consorti.
La scomparsa di Gianni Quaranta lascia un vuoto nel panorama artistico internazionale. Con il suo stile raffinato, la capacità di fondere arte visiva e narrazione e la sensibilità nel tradurre atmosfere e suggestioni in spazi scenici indimenticabili, ha segnato in maniera indelebile il cinema, la lirica e il teatro contemporaneo.



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