Un fenomeno curioso emerge nel 2025, con molti neo-genitori che si lasciano ispirare da nomi legati a criminali e figure controverse per i loro figli. Questo trend, segnalato dal sito BabyCentre UK, evidenzia come la cultura popolare e i media, in particolare le piattaforme di streaming, possano influenzare persino le decisioni più intime riguardanti i nomi dei bambini. Nella lista dei nomi più scelti per il 2025, accanto a quelli tradizionali come Olivia, Noah, Lily e Thomas, emergono nomi associati a personaggi del mondo del true crime.
Tra i nomi che hanno guadagnato popolarità spiccano Anna, in riferimento alla “falsa ereditiera” Anna Delvey, e Teddy, un diminutivo che evoca il serial killer Ted Bundy, noto per aver ucciso numerose giovani donne negli anni Settanta. Altri nomi come Arthur, associato a Arthur Lee Allen, sospettato di essere il killer dello Zodiac, e Bella, ispirata alla truffatrice Belle Gibson, dimostrano ulteriormente questa tendenza. Anche Joseph, che richiama Joe Exotic, protagonista del documentario di Netflix “Tiger King”, è presente nella lista.
Il fenomeno è stato ulteriormente esaminato da SJ Strum, esperta di nomi per BabyCentre e autrice di diverse pubblicazioni sul tema. Secondo Strum, i genitori non scelgono questi nomi per ammirare i criminali o per associare i propri figli a storie oscure. Piuttosto, “molto più spesso li assorbono inconsapevolmente dalla cultura popolare, attraverso serie TV, podcast e contenuti virali”. Questo riflette un’ossessione per gli anti-eroi, con film e documentari che umanizzano personaggi controversi, trasformandoli in figure affascinanti, sebbene pericolose. Un esempio è l’interpretazione di Zac Efron nel biopic su Bundy, intitolato “Extremely Wicked, Shockingly Evil and Vile”, distribuito in Italia con il titolo “Ted Bundy – Fascino criminale”. La miniserie “Inventing Anna”, che narra la storia di Anna Sorokin, ha ulteriormente amplificato la visibilità di tali figure.
L’ascesa dei podcast e dei documentari di true crime ha trasformato eventi tragici in intrattenimento di massa. Gli esperti avvertono che questa esposizione costante tende a “normalizzare” i nomi dei protagonisti, distaccandoli dal loro contesto criminale. Così, nomi come Arthur vengono percepiti come classici e raffinati, mentre Teddy assume un connotato più dolce e rassicurante. Strum conclude: “È un fenomeno che mostra come la cultura plasmi il linguaggio – e, di conseguenza, anche la scelta dei nomi”.
Accanto a questo trend, si osserva anche un interesse crescente verso nomi aristocratici e sofisticati, influenzato dal successo di serie come “The White Lotus”. Questa serie, che ogni stagione ambienta in una location esclusiva, ha contribuito a far riscoprire nomi come Elodie, Nathaniel, Zara e Sebastian, evocando un senso di eleganza e prestigio.
Il cambiamento nelle preferenze dei neo-genitori riflette un panorama culturale in evoluzione, dove le influenze dei media e della narrativa popolare giocano un ruolo significativo. La scelta di nomi ispirati a criminali potrebbe sembrare strana, ma rappresenta un modo attraverso il quale i genitori si connettono con storie contemporanee, anche quelle più oscure. Meloni e altri esperti notano che, mentre alcuni genitori potrebbero non rendersi conto dell’origine di questi nomi, la loro popolarità è innegabile e rappresenta un aspetto interessante della società moderna.



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