A seguito degli scontri avvenuti lunedì 22 settembre nella stazione Centrale di Milano, due minorenni sono stati arrestati dalla polizia durante un corteo nazionale a sostegno di Gaza. La madre di una delle ragazze coinvolte ha espresso la sua preoccupazione e indignazione in un incontro al centro sociale Lambretta, dove ha partecipato insieme alla senatrice di Avs, Ilaria Cucchi, all’europarlamentare Benedetta Scuderi, e al fumettista Zerocalcare. “Mia figlia ha solo 17 anni, è uno scricciolo che non farebbe male a nessuno. È una ragazza pacifista che ama l’arte, studia per disegnare fumetti. Quella mattina è scesa in strada non per distruggere vetrine, ma per denunciare un genocidio,” ha dichiarato la madre, sottolineando l’impegno sociale della figlia.
I due giovani, studenti del liceo classico Carducci e membri del collettivo di via Rizzoli, sono stati inizialmente detenuti nel carcere minorile Beccaria di Milano e ora si trovano agli arresti domiciliari, accusati di resistenza aggravata. Questa misura è stata disposta dal Tribunale dei Minori, che ha anche vietato temporaneamente loro di partecipare alle lezioni scolastiche. La madre ha espresso la sua preoccupazione per il futuro educativo della figlia: “Ora ho paura che le facciano saltare mesi di scuola, che si demotivi. Sta accadendo un massacro in diretta e i nostri figli dovrebbero tacere le loro coscienze?”
Davanti al carcere dove sono detenuti i due minorenni, circa 400 persone hanno protestato chiedendo la loro liberazione. Gli attivisti del Lambretta hanno dichiarato: “Nessuno è venuto con l’intenzione di uno scontro. Eravamo lì per bloccare pacificamente la stazione, a volto scoperto, perché questo è quello che siamo.” Hanno aggiunto che, al momento dell’arrivo del corteo, i cancelli della stazione erano chiusi e le forze dell’ordine erano schierate in assetto antisommossa, rifiutandosi di ascoltare le richieste dei manifestanti. “Le manganellate sono arrivate subito, così come gli arresti dei minori e di altre persone poco più che ventenni con modalità che non avevano certamente l’obiettivo di creare una situazione sicura e di tutela per i manifestanti,” hanno affermato.
Il bilancio delle prime decisioni giudiziarie dopo gli scontri ha visto quattro arresti convalidati su cinque. Un uomo di 36 anni è stato rilasciato senza misure cautelari, poiché il giudice ha ritenuto che fosse ben integrato nella società, avendo un lavoro stabile nel settore informatico e una casa di proprietà. Al contrario, due giovani universitarie militanti del centro sociale Lambretta, una studentessa della Bicocca e l’altra dell’Accademia di Brera, sono state scarcerate con l’obbligo di firma. Tuttavia, i due liceali minorenni rimarranno in regime di arresti domiciliari almeno fino alla prossima valutazione del tribunale.
Il corteo per Gaza ha attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica, evidenziando le tensioni sociali e politiche in corso in Italia e nel mondo. Le manifestazioni, che si sono intensificate in risposta alla situazione nella striscia di Gaza, hanno visto la partecipazione di diverse organizzazioni e gruppi, molti dei quali si sono espressi contro la violenza e per la pace. Tuttavia, gli scontri con le forze dell’ordine hanno sollevato interrogativi sulla gestione delle manifestazioni e sui diritti dei manifestanti, in particolare dei minorenni.
La madre della ragazza arrestata ha concluso il suo intervento con una nota di orgoglio per l’impegno della figlia: “Io sono fiera di avere una figlia con una coscienza sociale e politica.” La sua testimonianza mette in luce le preoccupazioni di molte famiglie riguardo alle conseguenze legali e sociali che i giovani possono affrontare quando si mobilitano per cause in cui credono fermamente.
La questione della libertà di espressione e del diritto di manifestare si fa sempre più urgente, mentre le autorità e la società civile si trovano a dover affrontare le sfide poste da un clima politico sempre più polarizzato. Le prossime settimane saranno cruciali per comprendere come si evolverà la situazione, sia per i due minorenni coinvolti che per il movimento di protesta più ampio che continua a mobilitarsi in difesa dei diritti umani e della giustizia sociale.



Add comment