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Rita De Crescenzo è stata denunciata per diffamazione da un ristoratore di Castel di Sangro, il quale chiede un risarcimento di 20mila euro per alcuni video sui social



La tiktoker napoletana Rita De Crescenzo, 46 anni, si trova al centro di una controversia legale dopo essere stata denunciata per diffamazione da un ristoratore di Castel di Sangro. Il ristoratore, Alessandro Coscia, ha richiesto un risarcimento di 20mila euro a causa di alcuni video pubblicati dalla De Crescenzo sui suoi profili social nel dicembre 2022, nei quali criticava il ristorante Antica Neviera, dove aveva cenato con la sua famiglia durante la vigilia di Capodanno.



Secondo quanto riportato, i problemi sono emersi dopo la cena del 31 dicembre 2022, quando Rita De Crescenzo ha condiviso sui social media delle clip in cui lamentava la scarsità delle porzioni servite. Queste affermazioni hanno portato a una serie di reazioni negative nei confronti del ristorante, spingendo Coscia ad agire legalmente per difendere la sua reputazione.

La prima udienza del processo si è tenuta ieri, giovedì 2 ottobre, presso il Tribunale di Sulmona, ma Rita De Crescenzo non era presente. Il suo avvocato, Alfonso Quarto, ha dichiarato che la tiktoker non intendeva offendere nessuno e ha semplicemente espresso un’opinione sulla cena, come avrebbe fatto con qualsiasi altro ristorante. “La mia assistita ritiene di non aver offeso nessuno, ma di aver fatto una semplice recensione, come per qualunque altro ristorante”, ha affermato Quarto.

Dall’altra parte, l’avvocato di Coscia, Gaetana Di Ianni, ha sostenuto che il ristoratore è stato oggetto di messaggi offensivi e non veritieri, affermando che De Crescenzo non era stata invitata come ospite al ristorante. Ha anche contestato la narrativa secondo cui il ristoratore avrebbe servito porzioni insufficienti, sottolineando che i clienti avevano richiesto mezze porzioni per i bambini.

La prossima udienza è stata programmata per il 23 aprile 2026, e in questa occasione Rita De Crescenzo dovrebbe essere presente e rendere dichiarazioni spontanee. Durante l’udienza, saranno ascoltati anche quattro testimoni dell’accusa, tutti dipendenti del ristorante, che potrebbero fornire ulteriori dettagli sulla vicenda.

Questa situazione ha sollevato interrogativi non solo sulla libertà di espressione e sul diritto di critica, ma anche sulle implicazioni legali delle recensioni online. In un’epoca in cui le piattaforme social stanno diventando sempre più influenti nella decisione dei consumatori, la linea tra opinione personale e diffamazione può risultare sottile e complessa.

Il caso di Rita De Crescenzo mette in evidenza le potenziali conseguenze legali per gli influencer e i creatori di contenuti che esprimono le loro opinioni sui social media. Mentre da un lato è fondamentale garantire la libertà di espressione, dall’altro è altrettanto importante proteggere le aziende e i professionisti da affermazioni infondate che possono danneggiare la loro reputazione.



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