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Strage di Paupisi, migliorano le condizioni di Antonia Ocone: sospeso il coma indotto



La situazione di Antonia Ocone, la ragazza di 16 anni gravemente ferita dal padre, Salvatore Ocone, si sta evolvendo. Dopo il drammatico evento avvenuto il 30 settembre a Paupisi, nella provincia di Benevento, i medici hanno deciso di sospendere il coma farmacologico al quale era stata sottoposta. Antonia, ricoverata presso l’ospedale Neuromed di Pozzilli in Molise, ha mostrato segnali di miglioramento. I medici avevano già iniziato a ridurre la sedazione, e oggi si è passati alla sospensione totale del coma. Tuttavia, come riportato nel bollettino medico, ci vorranno ancora diverse ore affinché i farmaci vengano completamente metabolizzati, rendendo la prognosi della giovane ancora riservata.



In parallelo, oggi è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Elisa Polcino, la madre di Antonia e moglie di Salvatore Ocone, presso l’ospedale San Pio di Benevento. Le prime indiscrezioni sull’autopsia indicano che Ocone ha colpito la donna con una grossa pietra alla testa, utilizzando lo stesso oggetto per ferire anche i figli Cosimo, di 15 anni, e Antonia. L’autopsia su Cosimo non è ancora stata effettuata, ma le speranze per il recupero di Antonia continuano a crescere.

Dopo aver commesso l’omicidio della moglie, Salvatore Ocone ha preso i figli, entrambi feriti, e si è dato alla fuga a bordo della sua auto. I carabinieri sono riusciti a rintracciarlo in una zona boschiva della provincia di Campobasso, ma purtroppo Cosimo era già deceduto al loro arrivo. Antonia, invece, versava in condizioni critiche. Ocone è stato arrestato e portato in carcere, dove attualmente si trova in attesa di ulteriori sviluppi.

Il caso ha suscitato un forte impatto emotivo sulla comunità locale e ha sollevato interrogativi sulla dinamica familiare e sulle misure di protezione per le vittime di violenza domestica. Mentre le indagini continuano, le autorità stanno esaminando attentamente tutti gli aspetti del caso, cercando di ricostruire gli eventi che hanno portato a questa tragedia.

Le autorità sanitarie e le forze dell’ordine stanno monitorando la situazione di Antonia con grande attenzione. La sospensione del coma farmacologico rappresenta un passo importante, ma il lungo percorso di recupero della giovane è ancora incerto. I medici rimangono cauti, sottolineando che il risveglio potrebbe richiedere tempo e che ogni progresso deve essere valutato con attenzione.

La tragedia di Paupisi ha messo in luce la necessità di un maggiore supporto per le famiglie in difficoltà e di interventi tempestivi per prevenire situazioni di violenza domestica. Le istituzioni locali e nazionali sono chiamate a riflettere su come affrontare meglio questi problemi e garantire la sicurezza delle persone vulnerabili.



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