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Regionali Campania, malumori nel M5S per la scelta del candidato governatore: “Non è la persona giusta”



Il centrosinistra ha ufficializzato la candidatura di Roberto Fico per la carica di governatore, suscitando un acceso dibattito all’interno della politica campana. Fico, noto per il suo passato come presidente della Camera dei Deputati, è stato definito da alcuni critici come un “fancazzista miracolato”. Nonostante l’ottimismo del centrosinistra, ci sono segnali di inquietudine e discontento, che emergono anche dalle colonne di la Repubblica, un quotidiano tradizionalmente schierato a sinistra. L’editorialista Francesco Merlo ha iniziato a esprimere dubbi sulla candidatura di Fico, evidenziando le sue mancanze.



In una delle sue rubriche, Francesco Saverio Vernillo da Napoli ha scritto: “Caro Merlo, dopo aver letto la risposta con il ripassino su Fico provo invidia perché voti a Firenze pensando che io, pur avendo lì casa, abito e voto a Napoli macerandomi la mente per il fatto di doverlo fare turandomi il naso e sperando che basti”. Merlo ha risposto a Vernillo, affermando che, pur non essendo incline a votare per il candidato di Fratelli d’Italia, non sarebbe nemmeno disposto a sostenere Fico. Ha citato la famosa opera di Eduardo De Filippo, sottolineando che il “fuitevenne” rappresenta una tentazione che molti napoletani affrontano, ma ha domandato: “Ma se non sei Eduardo?”.

Un altro lettore, Leonardo Sestopassi, ha commentato: “In Campania il ‘campo largo’ invece vincerà. Non perché ci sia reale unità di intenti e stima nei confronti di Fico, ma anche perché qui, ‘il Centrodestra’, è polemico, chiacchierino e perde sempre tanto tempo. In pratica: se non finiamo in padella con gli uni, finiamo sulla brace con gli altri”. Merlo ha risposto a Sestopassi con un richiamo alla memoria, ricordando come nel 2015 Fico avesse attaccato Umberto Veronesi per le sue posizioni sulla prevenzione del cancro, accusandolo di spingere le donne a sottoporsi a troppe mammografie per arricchire il proprio istituto oncologico.

Merlo ha riportato le parole di Fico, che in quel periodo aveva affermato: “ebbe il coraggio di dire che la presenza di un inceneritore non incide in alcun modo sulla salute della popolazione che abita nelle vicinanze. Incidenza zero”. All’epoca, Fico era assistente scientifico di Beppe Grillo, il quale aveva liquidato Rita Levi Montalcini con frasi poco rispettose. Merlo ha ricordato un Fico infuriato, che dichiarava: “Mi monta una rabbia così forte in petto, ed è per questo che vi dico che non ci fermeremo davanti a niente”. Questo tono aggressivo si rifletteva nella sua retorica contro la sanità e le contraddizioni del sistema.

La figura di Fico, quindi, suscita sentimenti contrastanti tra gli elettori e i commentatori. Se da un lato ci sono sostenitori che sperano in una vittoria del centrosinistra, dall’altro ci sono molteplici critiche che mettono in discussione la sua capacità di guidare la Campania. Gli elettori si trovano di fronte a una scelta difficile, con il timore che la situazione possa non migliorare, indipendentemente da chi vinca.

La candidatura di Fico è vista come un tentativo di unire le forze dell’opposizione, ma le divisioni interne e le polemiche passate potrebbero minare questa strategia. La sua storia politica e le sue dichiarazioni contro figure rispettate come Veronesi pongono interrogativi sulla sua idoneità a ricoprire un ruolo di leadership.

Con l’avvicinarsi delle elezioni, il dibattito attorno a Fico e alla sua candidatura continuerà a intensificarsi. I cittadini di Napoli e della Campania si preparano a esprimere le loro opinioni, mentre i partiti cercano di navigare tra le critiche e le speranze di cambiamento. La situazione rimane fluida, e l’esito delle prossime elezioni potrebbe rivelarsi decisivo per il futuro politico della regione.



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