Il vicepremier e ministro degli Esteri polacco, Radek Sikorski, ha espresso con fermezza la sua convinzione che la Russia possa essere sconfitta nella guerra in Ucraina. In un’intervista esclusiva a Repubblica, il politico, che ha ricoperto ruoli chiave nella diplomazia polacca dal 2007 al 2014 e nella difesa dal 2005 al 2007, ha dichiarato: “La Russia è già stata sconfitta molte volte nella storia. Può perdere anche oggi, in Ucraina.”
Sikorski ha spiegato che l’unico modo per ottenere una vittoria contro la Russia è garantire un sostegno continuo e robusto all’Ucraina, sia sul fronte militare che economico. Ha messo in evidenza l’importanza del maxi prestito proposto dalla Commissione europea, finanziato attraverso le riparazioni da richiedere a Mosca e l’utilizzo degli asset russi congelati. Attualmente, l’Ucraina spende circa 37 miliardi di euro all’anno per le sue difese. Secondo Sikorski, se il paese ricevesse almeno 45-50 miliardi all’anno per i prossimi tre anni, ciò rappresenterebbe un incentivo cruciale nella lotta contro il presidente russo Vladimir Putin.
In risposta a chi sostiene che la Russia sia troppo grande per subire una sconfitta, Sikorski ha tracciato un elenco di fallimenti storici, ricordando che la Russia ha perso la guerra di Crimea nel XIX secolo, la guerra contro il Giappone nel 1905, ha abbandonato la Prima guerra mondiale, ha subito una sconfitta in Polonia nel 1920, ha fallito in Afghanistan negli anni Ottanta e ha perso la Guerra Fredda. Questi eventi, secondo il ministro polacco, dimostrano che Putin non è invincibile.
Tuttavia, Sikorski ha avvertito che la minaccia russa si estende oltre il campo di battaglia, evidenziando la natura della guerra ibrida già in atto. Ha citato attacchi informatici contro banche e ospedali, squadroni della morte attivi in Regno Unito, flussi di migranti inviati deliberatamente verso i confini polacchi, e navi spia che mappano infrastrutture strategiche in Europa. Inoltre, ha menzionato l’incursione di droni russi nello spazio aereo polacco, sottolineando che, quando decine di droni hanno violato i cieli polacchi poche settimane fa, l’allerta è durata quasi sette ore. “Siamo riusciti ad abbatterne molti, ma pensate agli ucraini, che devono fronteggiarne centinaia ogni giorno,” ha dichiarato Sikorski.
Il ministro ha anche espresso supporto per l’uso di missili americani Tomahawk da parte dell’Ucraina contro obiettivi in Russia. “Io sono dell’idea opposta rispetto a chi teme la vendetta di Putin. Dobbiamo rafforzare la nostra deterrenza. Solo se capisce fin dove possiamo arrivare, sarà più interessato alla pace,” ha affermato. Riguardo alla possibilità di nuove incursioni russe, ha dichiarato con determinazione: “Non deleghiamo la nostra sovranità a nessuno. Se dovesse succedere di nuovo, risponderemo. Gradualmente, con avvertimenti. Ma se necessario, fino alla soluzione massima.”
Infine, Sikorski ha riflettuto sulla posizione di Angela Merkel, ex cancelliera tedesca, che in passato aveva criticato l’atteggiamento dei paesi dell’Europa orientale, definendolo eccessivamente oltranzista. “Credo che sia stata fraintesa,” ha risposto Sikorski. “Ma in ogni caso, nessuno di noi ha voluto la guerra. L’unico responsabile dell’invasione è Putin. Noi siamo democrazie pacifiche, abbiamo fatto di tutto per evitarla.”



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