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Bufera sul consigliere PD dopo la frase sulla “lotta armata”: scoppia la polemica politica



Alessandro Corti, consigliere del Partito Democratico del Municipio 7 di Milano, ha dichiarato in un video diffuso su Facebook che la lotta armata su territorio illegalmente occupato è sempre legittima, in base al Diritto Internazionale, dalla Carta delle Nazioni Unite del 1945 alle sentenze della Corte di Giustizia Internazionale.  Questa affermazione si applica indipendentemente dall’ideologia dei gruppi coinvolti, siano essi socialisti o islamisti.



Corti ha inoltre affermato che molti individui reagiscono negativamente all’uso della lingua araba, associandola immediatamente al terrorismo islamista.  Ha sottolineato la distinzione tra Hamas e l’Isis, affermando che la storia dimostra la loro diversità.  Questa affermazione si discosta dalla posizione di Israele, degli Stati Uniti e dell’Unione Europea, che considerano Hamas un’organizzazione terroristica. Corti ha invitato gli ascoltatori a informarsi ulteriormente sull’argomento, definendoli “ignoranti” per la loro presunta mancanza di conoscenza.

A quel punto, il consigliere ha rivolto forti critiche a coloro che non condividono la sua opinione, affermando: “Vi manipolano perché siete ignoranti. Si può essere d’accordo o meno a livello politico con Hamas, ma ciò non implica la delegittimazione della lotta armata, che è legale dal punto di vista internazionale”.

Il consigliere non è nuovo a dichiarazioni di questo genere. Già durante la discussione di un ordine del giorno presentato dalla Lega per condannare l’attacco del 7 ottobre, Corti aveva definito i recenti governi di Israele “regimi dittatoriali, fascisti, razzisti e nazisti”.

Secondo il consigliere del Partito Democratico, “negli ultimi decenni il governo d’Israele ha perpetrato l’annientamento e la deumanizzazione dei palestinesi, commettendo un genocidio a cielo aperto”.  Questi aspetti, ha sottolineato, “dovrebbero essere considerati quando si incrimina un’organizzazione, come Hamas, che opera in contesti estremizzati, in parte a causa della gestione pessima, razzista e discriminatoria del governo di Israele”.



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