Domenica scorsa, nel pomeriggio, si sono vissuti attimi di grande apprensione in via Carracci, a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Bologna. Un giovane di origine gambiana, un minore non accompagnato attualmente ospite di una comunità cittadina, è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di tentato sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale.
Secondo le prime ricostruzioni, il giovane avrebbe tentato di afferrare una bambina di pochi mesi da un passeggino, sotto lo sguardo attonito dei genitori e dei passanti. L’incidente, che ha avuto luogo in pochi istanti, ha generato panico tra coloro che si trovavano nei dintorni. La neonata, che era assicurata nel passeggino con una cintura di sicurezza, non ha riportato ferite, grazie alla reazione immediata dei genitori e di alcuni cittadini presenti, che hanno impedito al giovane di portare a termine il suo intento.
Testimoni dell’episodio hanno descritto momenti concitati e di grande confusione, con le grida dei genitori che hanno attirato l’attenzione di negozianti e passanti. Nel frattempo, il giovane ha tentato di fuggire, facendo perdere le proprie tracce per alcuni minuti. Tuttavia, la segnalazione dell’episodio è giunta rapidamente alla centrale operativa della polizia, permettendo alle pattuglie del Commissariato Bolognina-Pontevecchio di attivarsi immediatamente.
Le forze dell’ordine hanno raccolto le descrizioni fornite dai testimoni e, in breve tempo, sono riuscite a rintracciare il fuggitivo nel vicino parco di Villa Angeletti. Quando gli agenti lo hanno raggiunto, il giovane ha reagito con violenza al tentativo di arresto, motivo per cui è stato accusato anche di resistenza a pubblico ufficiale. Dopo un breve inseguimento, gli agenti sono riusciti a bloccarlo e a portarlo in questura.
Il minore, originario del Gambia, risulta attualmente affidato a una comunità per minori non accompagnati a Bologna. Al momento, non emergono precedenti penali a suo carico, ma non si esclude che possa presentare fragilità psicologiche o comportamentali, anche se non ci sono certificazioni ufficiali in tal senso. Gli investigatori mantengono il massimo riserbo sulla vicenda, considerando la delicatezza del caso e la giovane età del sospettato.
In una nota diffusa sui social media, il Siulp (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia) ha ricostruito i fatti, esprimendo apprezzamento per l’operato degli agenti coinvolti. “Nel primo pomeriggio di domenica 19 ottobre – si legge nella comunicazione – gli agenti della Squadra Volante del Commissariato Bolognina-Pontevecchio hanno tratto in arresto un giovane cittadino gambiano, domiciliato presso una comunità di Bologna, resosi responsabile del tentativo di sequestro di una bambina di pochi mesi. Grazie alla tempestiva segnalazione dei cittadini e alla prontezza delle pattuglie, il responsabile è stato individuato e fermato nei pressi del parco di Villa Angeletti. Fondamentale è stata la collaborazione dei genitori della minore e dei testimoni presenti”.
Il sindacato ha quindi lodato “gli operatori della Polizia di Stato per la professionalità e la rapidità d’intervento, ancora una volta a tutela della sicurezza dei cittadini”. Questo episodio ha suscitato preoccupazione nella comunità locale, evidenziando l’importanza della vigilanza e della prontezza di reazione in situazioni di emergenza.
Le indagini sono attualmente in corso per chiarire i motivi che hanno spinto il giovane a compiere un gesto così estremo. L’attenzione degli investigatori si concentra anche sul contesto in cui il minore vive, per comprendere se ci siano fattori che possano aver contribuito a questo comportamento. Nonostante la gravità della situazione, la pronta reazione dei genitori e dei passanti ha evitato il peggio, dimostrando l’importanza della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine.
Questo episodio di tentato sequestro ha riacceso il dibattito sulla sicurezza pubblica e sulla necessità di garantire un ambiente sicuro per tutti, in particolare per i più vulnerabili. Le autorità locali continuano a monitorare la situazione, mentre la comunità di Bologna si unisce nel rallegrarsi che la bambina non abbia subito danni fisici. Le indagini proseguiranno per fare luce sulle circostanze che hanno portato a questo inquietante episodio, cercando di prevenire futuri incidenti simili.



Add comment