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‘Dici stron***te’: il confronto tra Luca Barbareschi e Caterina Balivo sul tema della responsabilità genitoriale



Durante una recente puntata di La Volta Buona, programma di Rai1, si è verificato un acceso dibattito tra la conduttrice Caterina Balivo e l’ospite Luca Barbareschi. La discussione si è incentrata sulle responsabilità legate alla genitorialità, un tema che Barbareschi, noto per le sue opinioni controverse sulla paternità, ha affrontato con toni provocatori. L’attore ha espresso il suo punto di vista, affermando che gli artisti hanno come unica missione quella di creare arte e che un padre “legittimamente egoista” rappresenterebbe un grande privilegio per i figli.



Barbareschi ha parlato di un film che ha scritto, il quale esplora la figura di un genitore che si dedica alla propria passione artistica, affermando che crescere accanto a una figura simile potrebbe compensare eventuali mancanze educative. Ha citato l’esempio di Achille Costacurta, figlio di Billy Costacurta e Martina Colombari, per illustrare come le richieste d’attenzione da parte dei figli debbano essere contestualizzate in base alla responsabilità individuale di ciascun genitore.

In risposta, Caterina Balivo ha sottolineato la necessità di una maggiore responsabilità da parte dei genitori, ricordando che i figli non chiedono di venire al mondo e che spetta agli adulti prendersi cura di loro fino a quando non sono in grado di provvedere a se stessi. Barbareschi, non disposto a cedere, ha interrotto la conduttrice definendo le sue affermazioni come “stronzate”. Ha sostenuto che la nascita dei figli è parte della natura umana e che ogni individuo dovrebbe essere libero di scegliere come vivere la propria vita, senza vincoli imposti dalla società.

Il confronto ha raggiunto il culmine quando Barbareschi ha esclamato: “Viva i genitori dittatori, viva i genitori egoisti”, riaffermando posizioni già espresse in precedenti occasioni. Questo scambio ha messo in luce le divergenze tra le loro visioni educative, con Balivo che si è mostrata più favorevole a un approccio responsabilizzante e attento alle esigenze dei figli, mentre Barbareschi ha difeso una forma di paternità che privilegia l’indipendenza e la libertà personale.

In un contesto più ampio, Barbareschi ha già espresso in passato la sua posizione riguardo all’eredità e al supporto economico verso i figli. Ha affermato di non voler lasciare alcuna eredità, ritenendo che il sostegno finanziario debba terminare al termine degli studi. Durante la trasmissione, ha chiarito di aver già fornito ai suoi figli diversi beni immobili, considerandoli sufficienti per adempiere ai suoi doveri di padre. Tuttavia, ha aggiunto che nonostante ciò, “hanno continuato a chiedermi soldi”, ribadendo così la coerenza delle sue posizioni.

Il dibattito ha avuto risonanza anche al di fuori del programma, attirando l’attenzione di diverse testate giornalistiche e commentatori. La polarizzazione delle opinioni su temi così delicati come la responsabilità genitoriale e l’educazione dei figli è un argomento di grande attualità nella società odierna, e il confronto tra Balivo e Barbareschi ha messo in evidenza quanto le visioni possano differire anche all’interno di contesti pubblici come la televisione.

Balivo ha cercato di mantenere un tono equilibrato, ma è emersa chiaramente la sua preoccupazione per l’idea che un genitore possa essere visto come egoista o distaccato. La sua posizione pone l’accento sull’importanza di un coinvolgimento attivo e responsabile nella vita dei figli, in contrasto con la visione di Barbareschi, che sembra favorire una maggiore autonomia e libertà di scelta.

Questo scontro riflette le tensioni esistenti nel dibattito contemporaneo sulla genitorialità, dove molteplici fattori culturali, sociali ed economici influenzano le scelte dei genitori. La figura del genitore è spesso al centro di discussioni che riguardano non solo l’educazione, ma anche il benessere psicologico e sociale dei figli, rendendo necessaria una riflessione profonda su quali siano le responsabilità da assumere e su come queste possano influenzare le future generazioni.



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