L’elezione di Zohran Mamdani a sindaco di New York rappresenta, secondo Roberto Vannacci, un monito che potrebbe estendersi anche al contesto italiano. Vannacci sostiene che l’importazione di culture e civiltà diverse da quelle autoctone, unitamente all’estensione del diritto di voto a tali gruppi, possa comportare un’influenza elettorale a favore di politiche migratorie favorevoli. Già immediatamente dopo la proclamazione della vittoria, il vicesegretario della Lega, unitamente ad altri esponenti della destra, ha criticato il nuovo assetto della sinistra americana, ponendo l’accento sull’elezione di un sindaco musulmano alla guida della città che ha subito gli attacchi terroristici dell’11 settembre.
ROBERTO VANNACCI
Ci provano a zittirlo.
Inutilmente. @RoVannacci ⬇️ pic.twitter.com/LuYoiYryQt— Virna (@Virna25marzo) November 14, 2025
Secondo Vannacci, la civiltà dominante nella nazione ospitante è a rischio. Per evitare di incorrere negli stessi problemi che si riscontrano a New York e negli Stati Uniti, è necessario adottare misure adeguate, tra cui la remigrazione, termine recentemente adottato dall’estrema destra europea. La remigrazione si riferisce al ritorno degli individui nei loro Paesi di origine per diverse ragioni, incluso il ritorno volontario, che si verifica anche in Italia con numeri significativi. Vannacci sostiene che la promozione della remigrazione sia in linea con i diritti umani, poiché esistono otto miliardi di persone sulla Terra, ognuna con un proprio Paese, e non si dovrebbe considerare l’umanità come un’entità unitaria.
Durante un evento elettorale della Lega a Napoli, Vannacci ha ribadito le sue recenti dichiarazioni sul fascismo. L’europarlamentare ha affermato di non voler impartire lezioni, ma ha osservato che la storia suscita un notevole interesse, come dimostrato dalla reazione suscitata dalla cronologia di fatti storici incontrovertibili. Questo interesse, a suo parere, è indicativo della passione di molte persone per la storia.
In risposta alle domande sul tema, Matteo Salvini ha dichiarato che il fascismo è stato archiviato dalla storia, una posizione condivisa anche da Vannacci. Salvini ha sottolineato che il fascismo è terminato 80 anni fa e che, pertanto, non ha senso discuterne oggi, né del fascismo né dell’antifascismo. Pertanto, la sua posizione è perfettamente coerente con quella espressa da Vannacci.



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