Ieri, il Palapartenope di Fuorigrotta è stato teatro di una manifestazione di sostegno a Edmondo Cirielli, candidato del centrodestra per le elezioni regionali in Campania. L’evento ha visto la partecipazione di importanti figure politiche, tra cui Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, Matteo Salvini della Lega, Antonio Tajani di Forza Italia e Maurizio Lupi dei Moderati. L’atmosfera era carica di entusiasmo e sostegno, con i militanti del centrodestra che hanno affollato l’arena per dimostrare il loro appoggio a Cirielli.
Durante l’evento, dopo il discorso di Meloni, i leader politici si sono uniti a Cirielli sul palco mentre risuonavano le note dell’Inno di Mameli. Subito dopo, i militanti hanno iniziato a intonare il coro provocatorio “chi non salta comunista è”, accompagnando le parole con salti e movimenti tipici delle tifoserie calcistiche. Questa espressione di fervore ha creato un clima di festa e partecipazione, con molti presenti che si sono uniti al coro e hanno immortalato il momento con selfie e foto di gruppo.
@momentidicasaRegionali Campania, il video di Meloni a Napoli che salta e canta- “Chi non salta comunista è” con Salvini e Tajani♬ suono originale – Momenti di famiglia
La reazione del centrosinistra non si è fatta attendere. Marco Sarracino, deputato e responsabile del Sud per il Partito Democratico, ha commentato l’evento, affermando: “Giorgia Meloni si prepari: in Campania avrà la peggiore sconfitta da quando è al governo”. Sarracino ha criticato l’operato del governo di centrodestra, sottolineando che negli ultimi tre anni Meloni ha dimostrato di essere “la presidente del Consiglio più antimeridionalista della storia repubblicana”, accusandola di aver negato al sud risorse, diritti e opportunità. Ha proseguito evidenziando i tagli alle risorse destinate alla sanità pubblica, alla scuola, agli enti locali e alle infrastrutture.
L’evento di Fuorigrotta si inserisce in un contesto politico molto acceso, in cui la competizione tra il centrodestra e il centrosinistra in Campania è particolarmente intensa. Mentre il centrodestra cerca di consolidare il proprio supporto, il centrosinistra sta mobilitando le proprie forze per contrastare le affermazioni e le politiche del governo attuale. La campagna elettorale per le regionali si preannuncia combattuta, con entrambi i lati pronti a mettere in campo tutte le loro risorse per ottenere il consenso degli elettori.
L’atteggiamento dei militanti del centrodestra, evidenziato dal coro che ha risuonato durante la manifestazione, riflette una strategia di mobilitazione emotiva che punta a galvanizzare la base elettorale. Questo tipo di coinvolgimento, simile a quello che si osserva negli stadi, potrebbe rivelarsi efficace nel cercare di attrarre voti, specialmente tra i giovani e coloro che si sentono disillusi dalle politiche attuali.
D’altra parte, la critica del centrosinistra, rappresentata da figure come Sarracino, evidenzia le tensioni esistenti tra le diverse forze politiche. Le accuse di un governo che ignora le necessità del sud Italia sono un tema ricorrente nella retorica del centrosinistra, che cerca di capitalizzare su un malcontento diffuso tra gli elettori meridionali. La risposta del centrodestra a queste accuse sarà cruciale nei prossimi mesi, poiché la campagna elettorale entra nella sua fase finale.



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