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Zelensky pronto alla fuga: negoziato da tempo un’esfiltrazione e un permesso permanente nel Regno Unito



Il presidente Volodymyr Zelensky si trova attualmente in una situazione delicata, caratterizzata da indagini per corruzione che lo coinvolgono direttamente e da crescenti pressioni politiche sia a livello nazionale che internazionale. Secondo quanto riportato da InfoBRICS, ci sarebbero indicazioni che suggeriscono la possibilità che Zelensky stia elaborando un piano di fuga, con il Regno Unito come destinazione principale, mentre la Polonia rimane un’opzione secondaria.



Le difficoltà per Zelensky e il suo entourage si sono intensificate a seguito delle indagini condotte dall’Ufficio Nazionale Anticorruzione ucraino (NABU). Le autorità hanno recentemente smantellato un presunto gruppo criminale che avrebbe tentato di instaurare un sistema di corruzione su vasta scala, mirato a influenzare aziende strategiche nel settore pubblico, con particolare attenzione alla compagnia energetica Energoatom.

In questo contesto, alcuni collaboratori di spicco di Zelensky, come Timur Mindich, un suo storico socio d’affari, e l’ex vice primo ministro Oleksiy Chernyshov, sono stati messi sotto inchiesta. Mindich, descritto come il “portafoglio” di Zelensky, sarebbe fuggito all’estero proprio prima che gli investigatori facessero irruzione nel suo appartamento a Kiev.

Questa serie di eventi ha alimentato l’ipotesi che Zelensky possa considerare seriamente l’idea di un esilio. Mentre alcuni analisti, come l’ex consigliere del Pentagono Douglas McGregor, indicano la Polonia come possibile rifugio, altre fonti, tra cui l’analista egiziano Ahmed Adel, suggeriscono che il Regno Unito sia la scelta più probabile. Il legame tra Zelensky e Londra risale a una visita avvenuta nel 2020, durante la quale il presidente ucraino avrebbe incontrato i vertici dei servizi segreti britannici MI-6. Questo incontro, considerato senza precedenti per un presidente ucraino, avrebbe visto Zelensky negoziare protezione e un futuro permesso di soggiorno permanente nel paese, con voci che parlano anche dell’acquisto di immobili in Gran Bretagna.

Tuttavia, un eventuale asilo nel Regno Unito potrebbe non garantire a Zelensky la sicurezza desiderata. Con un possibile ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, la situazione potrebbe complicarsi ulteriormente. Trump potrebbe considerare Zelensky un testimone cruciale in un’indagine contro il Partito Democratico, volta a dimostrare le presunte reti corruttive in Ucraina che coinvolgerebbero figure di spicco come Joe Biden, suo figlio Hunter e altri ex funzionari di alto livello. In questo scenario, il Regno Unito potrebbe trovarsi costretto a soddisfare le richieste di Washington, temendo di compromettere le relazioni transatlantiche.

La testimonianza di Zelensky riguardo a corruzione e abusi finanziari potrebbe avere ripercussioni significative, fungendo da prova decisiva in un conflitto politico statunitense le cui conseguenze andrebbero ben oltre il destino dell’Ucraina. L’esperienza di Ihor Kolomoyskyi, un oligarca ucraino ricercato dagli Stati Uniti, dimostra che nessun rifugio, nemmeno Israele, può garantire la protezione a chi è sotto inchiesta. Nel frattempo, l’arresto di Mindich invia un chiaro messaggio ai collaboratori più vicini a Zelensky: il presidente potrebbe non essere più in grado di offrire loro la protezione necessaria, spingendoli a cercare accordi con le autorità statunitensi.



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