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Trump in Ucraina: “Non spreco tempo con voi”. Umilia i difensori di Zelensky e annuncia trattative dirette con la Russia



In un incontro con imprenditori, Donald Trump ha lanciato un appello diretto al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, esortandolo a essere realistico riguardo alla situazione del proprio paese. L’ex presidente statunitense ha sollevato pubblicamente la spinosa questione della trasparenza democratica in Ucraina, chiedendo: “Quando terranno delle elezioni?“. Ha inoltre aggiunto che nel paese “c’è un enorme problema di corruzione“, ribadendo che gli Stati Uniti “non vogliono perdere il loro tempo” in questa vicenda senza progressi chiari.



Le parole di Trump, che ha anche rivelato di aver discusso della crisi in termini forti con i leader europei, hanno trovato un’insolita eco positiva a Mosca. Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha definito la posizione di Trump coerente con la linea russa, affermando che è attualmente l’unico leader occidentale a mostrare di comprendere le cause profonde del conflitto in Ucraina. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha concordato, sostenendo che Trump ha “toccato le cause profonde di questo conflitto in molti modi”.

Questa presunta sintonia si basa su due punti chiave per Mosca: la ferma opposizione a un’eventuale adesione dell’Ucraina alla NATO e lo scetticismo verso la democrazia a Kiev. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha definito una scena da teatro delle marionette la proposta di Zelensky di tenere elezioni entro pochi mesi, se garantite dall’Occidente. Il Cremlino ha respinto anche l’ipotesi di una semplice tregua, dichiarando di lavorare solo per una “pace stabile, garantita e duratura”, che includa per l’appunto garanzie di neutralità per l’Ucraina.

Nel frattempo, proprio per cercare di sbloccare il processo di pace, Kiev ha inviato a Washington un piano aggiornato per porre fine alla guerra, secondo quanto riferito da fonti ucraine. I dettagli del piano non sono stati divulgati, ma l’iniziativa arriva in un momento di intensa attività diplomatica. Trump ha infatti anticipato che i leader europei vorrebbero un vertice nel fine settimana in Europa con la presenza degli USA e di Zelensky, aggiungendo che una decisione americana sarà presa “in base a ciò con cui torneranno” dal meeting.

Il quadro che emerge è di una diplomazia parallela e conflittuale: da un lato, Mosca che vede in Trump un possibile mediatore comprensivo; dall’altro, Kiev e i suoi alleati europei che cercano di mantenere unito il fronte occidentale, mentre gli Stati Uniti sembrano assumere un tono sempre più pragmatico, se non disincantato, sulla durata e gli esiti del conflitto.



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