Capretto vivo legato nel passeggino per la festa islamica del sacrificio a Napoli



Questo articolo in breve

E’ andata in scena a Napoli e più nello specifico in Piazza Garibaldi, la festa del sacrificio che ha scatenato davvero delle polemiche non indifferenti. La Tradizionale festa del sacrificio, pare che preveda il sacrificio dei Capretti ed ha suscitato davvero una grande preoccupazione da parte degli animalisti, ma anche di tutti i residenti della zona. La festa in questione, è una festa islamica chiamata proprio del sacrificio, durante la quale pare che vengano uccisi dei Capretti. Proprio nella mattinata di oggi, in occasione delle Celebrazioni della festa islamica del sacrificio i consiglieri dei Verdi pare abbiano individuato una persona che trasportava all’interno di un passeggino per bambini un capretto legato e sofferente.



Nonostante sia Certo che effettivamente sia avvenuta questa festa del sacrificio a Napoli, è intervenuto il responsabile dell’immigrazione CGIL Campania, Jamal Qaddorah, il quale avrebbe assicurato che  Nulla di tutto questo è accaduto durante la festività anche se l’attenzione è rimasta ovviamente alta. Tuttavia ci sarebbe un video che è stato girato dal consigliere della Seconda Municipalità Salvatore Iodice, che racconta una storia ben differente, ovvero di una festa che stava per concludersi esattamente con l’uccisione di uno degli animali in questione ovvero, dei Capretti.

Ero in auto con mia moglie, in via Annunziata ed ho visto con la coda dell’occhio un ragazzo con un passeggino, da cui si intravedevano le zampe di un animale. Allarmato sono sceso dall’auto urlando contro il ragazzo intimandogli di liberare il capretto. Nel contempo poi, ho chiamato la polizia che prontamente è intervenuta con quattro volanti sul posto. Il giovane diceva di aver fatto sempre questa cerimonia nel suo paese e che era sua intenzione continuarla a fare. Io comunque non sono riuscito a rimanere fermo e dopo l’intervento delle forze dell’ordine – in attesa di una squadra dell’Asl – ho provveduto a mettere in sicurezza l’animale, è questo il racconto del consigliere Idoice.

Effettivamente pare che sia stato soltanto grazie all’intervento del consigliere E di conseguenza delle forze dell’ordine che il ragazzo di origini marocchine che stava maltrattando L’animale è stato fermato, identificato e di conseguenza denunciato in stato di libertà e così si è scongiurato il peggio, ovvero che questi poveri animali venissero uccisi. Nonostante tutto però, sembra che la tensione sia Comunque molto alta e la preoccupazione tenda ad essere sempre più forte.



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