“Ho l’HIV, basta mi suicido”, poi uccide la madre che aveva tentato di salvarlo



“Sono sieropositivo, tanto vale che mi suicido. Che campo a fare? Morirò lo stesso”, sono queste le parole dichiarate da un uomo prima di abbandonarsi poi ad una totale e folle violenza e prima di uccidere la madre fracassandole la faccia contro il muro del proprio soggiorno. Il protagonista di questa storia è Marco Mattiello, il quale aveva scoperto da poco di essere malato e di dover convivere con l’Hiv, affrontando terapie e cure che come sappiamo purtroppo richiedono tanta forza e anche tanta Costanza.



La sua mente è stata affollata da tanti incubi, paure ed ossessioni tanto che è arrivato alla conclusione che forse la cosa migliore da fare sarebbe stata quella di togliersi la vita. Sarebbe stata la madre Filomena Sorvillo a tentare di farlo ragionare,  cercando di allontanare questi pensieri negativi, ma purtroppo senza riuscire perché anno dopo anno, i figli è diventato sempre più violento ed era arrivato al punto di alzare le mani chiedendo dei soldi ed esigendo delle attenzioni. Quelli trascorsi sono stati degli anni davvero difficili sia per Marco che per la mamma, che tra le tante difficoltà ha allevato il figlio da sola, riconosciuto soltanto alla nascita dal padre e di cui poi non si è mai più preoccupato.

La donna è morta perdonando il figlio, raccogliendolo in casa addirittura dopo un divieto di avvicinamento disposto dal giudice per le innumerevoli precedenti aggressioni, ma anche perché avrebbe impedito al figlio di potersi suicidare. Marco, 40 anni nullafacente con una vita di eccessi dati all’alcool ed  alla violenza, non ha però resistito ed in un momento in cui la madre lo ha abbracciato per dirgli che c’è l’avrebbero fatta,  ha letteralmente perso il controllo e dapprima l’ha aggredita e poi l’ha presa a schiaffi. In un momento di totale pazzia, le ha afferrato la testa e l’ha sbattuta con la faccia contro il muro,  finché Filomena non è praticamente caduta per terra, inerme senza più alcuna forza ed è deceduta.

Poi Marco ha chiamato lo zio dicendo di avere fatto una stronzata. Allertate le forze dell’ordine, questi sono giunti nel giro di Pochi istanti in via Filangieri a Orta di Atella Dove il figlio viveva insieme alla sua mamma dallo scorso mese id ottobre. Quando le forze dell’ordine sono arrivate presso l’abitazione, Marco era sull’uscio di casa ancora sporco di sangue e dietro di lui si intravedevano le gambe della donna morta in un lago di sangue nel soggiorno di casa. Adesso Marco è stato arrestato e si trova in carcere a Poggioreale, accusato di omicidio.



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