Pensione anticipata con 30 anni di contributi, quali alternative a Quota 100?



Oggi vogliamo parlare di pensione anticipata con 30 anni di contributi e nello specifico vogliamo annoverare quelle che sono le valide alternative a quota 100. L’ultima è una misura che è stata introdotta per il prossimo anno e quindi che darà la possibilità di poter superare la legge Fornero e accedere alla pensione, una volta maturato i requisiti anagrafici e contributivi, ovvero una volta aver compiuto 62 anni di età e 38 anni di contributi versati. Purtroppo però, nel tempo la vita lavorativa è andata sempre più frammentandosi e questo diciamo che è accaduto anche per coloro che hanno iniziato a lavorare molto presto. Quindi la conseguenza è che ci si ritrova spesso ad avere più di 60 anni, ma meno di 30 anni di contributi. In questi casi, come poter andare in pensione anticipata?



La verità è che se un lavoratore ha più di 60 anni, ma non ha ancora maturato 30 anni di contributi, in genere non può usufruire della pensione anticipata, che altro non è che un tipo di pensione istituita con la legge Fornero che sostituisce la pensione di vecchiaia. Sostanzialmente, infatti a prescindere dall’età saranno necessari 42 anni 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne per poter usufruire della pensione anticipata.

Non si potrà nemmeno utilizzare opzione donna, ovvero quella misura che da la possibilità di andare in pensione una volta raggiunti 57 anni e 7 mesi di età per le lavoratrici dipendenti e 58 anni e 7 mesi per le lavoratrici autonome che abbiano 35 anni di contributi. Quindi coloro che hanno meno di 30 anni di contributi per poter andare in pensione, hanno veramente poche possibilità e questa potrebbe essere ad esempio la pensione anticipata contributiva. Anche in questo caso però, il lavoratore dovrà essere in possesso di alcuni requisiti. Innanzitutto dovrà avere raggiunto 63 anni e 7 mesi di età e riguardo i contributi bisogna aver maturato almeno vent’anni di cui non più di 18 devono essere stati maturati alla data del 31 dicembre 1995.

Bisognerà anche che il lavoratore abbia versato almeno 5 anni di contributi a partire dal 1996 in poi e bisognerà avere anche un accredito contributivo presso una gestione separata. Avendo tutti questi requisiti dunque non serviranno più di vent’anni di contributi per poter accedere alla pensione di vecchiaia anticipata e a parte i dipendenti pubblici, coloro che hanno un invalidità al 80%, 60 anni e 7 mesi se uomini o 55 anni e 7 mesi per le donne potranno usufruirne. Questi soggetti, dunque, potranno con soltanto 20 anni di contributi andare in pensione, avendo raggiunto 66 anni e 7 mesi di età per quanto riguarda il settore pubblico.



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