Pensioni notizie oggi, Quota 41 con contributi volontari quando valgono?


Il tema riguardante la pensione anticipata sembra essere davvero attuale e fonte di discussione giorno dopo giorno. Nonostante la misura più discussa al giorno d’oggi sia Quota 100, si parla anche di Quota 41 e si è in attesa di quest’anno vita per tutti che dovrebbe arrivare già a partire dal prossimo anno. Potranno sfruttare questa novità quindi i lavoratori precoci ovvero quelli che decideranno di andare in pensione anticipatamente i quali potranno usufruire della pensione anticipata con 41 anni di contributi, ma bisognerà essere anche in quel senso di determinati requisiti per poter approfittare di questa opportunità. Altrimenti nel caso in cui non si sarà in possesso di questi requisiti, bisognerà fare riferimento alla pensione anticipata ordinaria che come sappiamo prevede l’uscita del mondo del lavoro a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. È richiesto un requisito anagrafico soltanto per il 2018 e che nel 2019 si alzerà di altri 5 mesi.


Per poter raggiungere i requisiti della pensione anticipata precoci, qualora gli anni di contributi non siano sufficienti, si potrà optare per il versamento volontario dei contributi. Ma come funziona e sopratutto quali sono i costi? Diciamo subito che la pensione anticipata precoci con 41 anni di contributi che passerà 41 anni e 5 mesi a partire dal prossimo anno, spetta soltanto a determinate categorie di lavoratori che risulteranno essere in possesso di alcuni requisiti.

Nello specifico i lavoratori dovranno appartenere a delle categorie specifiche ovvero disoccupati dopo il licenziamento o dimissioni che deve essere avvenute per giusta causa a patto però che abbiano smesso di percepire la naspi da circa 3 mesi ed ancora lavoratori con invalidità pari o superiore al 74%, addetti ai lavoratori gravosi e usuranti e caregiver che Assistono familiari disabili da almeno sei mesi. È richiesto Tuttavia un requisito che forse è quello più importante, ovvero avere maturato 12 mesi di contributi di lavoro effettivo prima del compimento del diciannovesimo anno di età e all’interno dei 41 anni dei contributi versati bisognerà che almeno 35 di questi siano derivati da un lavoro effettivo e quindi non saranno presi in considerazione i periodi di contribuzione figurativa.

Ad ogni modo, nel caso in cui dovessero mancare qualche anno di contributi si potrebbe optare per il versamento dei contributi volontari e quindi facendo riferimento alla circolare INPS numero 99 del 2017 si potrebbe sfruttare questa possibilità. In merito a questa circolare, dunque, si può tranquillamente superare i periodi di lavoro all’estero riscattati i periodi riscattati per omissioni contributive. Ai fini comunque del raggiungimento di questo requisito dei contributi maturati si può valutare anche la contribuzione a qualsiasi titolo versato oppure accreditata in favore dell’assicurato.


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