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Gigino Di Maio, incarico all’ONU senza un giorno di lavoro: il governo dà il via libera. E i giovani con laurea?



Secondo quanto riportato oggi dal quotidiano Il Foglio, Luigi Di Maio, attuale Rappresentante Speciale dell’Unione Europea per il Golfo Persico, ex Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, ex Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ex Ministro dello Sviluppo Economico e ex Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nonché ex esponente di spicco del Movimento 5 Stelle prima della rottura politica avvenuta nel 2022, si trova in posizione privilegiata per l’assegnazione di un prestigioso incarico internazionale presso le Nazioni Unite.  Il ruolo in questione, secondo quanto riportato dal quotidiano diretto da Claudio Cerasa, è quello di Coordinatore Speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente (UNSCO), carica che comporterebbe anche la nomina a Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite (la sede operativa è situata a Gerusalemme).



Il mandato del Coordinatore Speciale consiste nel coordinare le diverse entità delle Nazioni Unite che si occupano del futuro di Israele e dei territori palestinesi, nonché nel supportare l’implementazione del Piano Trump.  Luigi Di Maio è stato contattato dalle Nazioni Unite nelle scorse settimane.  Le parti coinvolte nel processo di selezione hanno già espresso parere favorevole, incluso il Governo italiano. La procedura di nomina è attualmente in corso.  In attesa dell’arrivo di Tony Blair, il Medio Oriente si appresta ad accogliere Luigi Di Maio.

Estratto dell’articolo di Sofia Spagnoli per www.open.online

Il Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP), Mahmoud Abbas, noto anche come Abu Mazen, ha incontrato la Premier Giorgia Meloni per un colloquio di circa un’ora presso Palazzo Chigi, prima di presenziare all’evento di Atreju.  Questo incontro segue la sua precedente visita in Italia, dal 5 al 7 novembre, durante la quale aveva incontrato la Premier Meloni, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e Sua Santità Papa Francesco.  L’agenda del Presidente Abbas è già fitta di impegni.

Durante l’incontro, come riportato dall’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, il Presidente Abbas ha espresso gratitudine all’Italia per l’assistenza umanitaria fornita al popolo palestinese nella Striscia di Gaza, per le cure mediche fornite ai bambini palestinesi feriti, per l’addestramento della polizia palestinese e per la partecipazione alla missione europea Eubam Rafah.  Ha inoltre apprezzato gli sforzi della Premier Meloni nel rafforzamento delle relazioni bilaterali, sottolineando gli storici e rinnovati legami che uniscono i due Paesi e i due popoli amici.

Il Presidente dell’ANP ha poi illustrato gli ultimi sviluppi della questione palestinese e gli sforzi in corso per consolidare il cessate il fuoco e garantire l’accesso agli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Ha confermato l’attuazione della seconda fase del piano proposto dall’ex Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, che prevede la consegna delle armi di Hamas e delle altre fazioni armate, la costituzione di un’unica forza di polizia palestinese legittima, il ritiro delle forze israeliane dal settore di Gaza, l’assunzione da parte dello Stato di Palestina della piena responsabilità sulla Striscia e l’avvio della ricostruzione.

Infine, ha ribadito il rifiuto di qualsiasi spostamento forzato della popolazione, sottolineando la necessità di una calma generale in Cisgiordania che ponga fine agli insediamenti e ai tentativi di annessione, fermi il terrorismo dei coloni, ottenga il rilascio dei fondi palestinesi bloccati e ponga fine agli attacchi contro i luoghi santi islamici e cristiani.

“Sono 160 i Paesi che riconoscono lo Stato palestinese. Auspichiamo che l’Italia possa proseguire in questo percorso, il che rafforzerebbe ulteriormente il principio dei due Stati. Ciò contribuirebbe a consolidare il concetto di uguaglianza e a ridurre l’uso della forza”, ha esordito l’intervento di Abu Mazen ad Atreju.

“La popolazione italiana ha sempre espresso solidarietà al popolo palestinese. Auspichiamo di rafforzare ulteriormente gli orizzonti della collaborazione italo-palestinese”, ha aggiunto. Ha poi rinnovato i ringraziamenti a Meloni e alla leadership di Fratelli d’Italia, confermando la piena disponibilità a collaborare con il governo italiano per una pace giusta e per rafforzare la sicurezza della regione. Abu Mazen ha congedato il pubblico di Atreju con un “Buon Natale”.



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