Pensioni oggi, Quota 100 provvisoria e poi Quota 41 per tutti



Questo articolo in breve

La tanto discussa quota 100, ovvero quella misura pensionistica che darà la possibilità di poter andare in pensione anticipata raggiungendo 62 anni di età e 38 anni di contributi, arriverà nel 2019. Se non sembrano esserci dei dubbi, tuttavia a cambiare saranno i tempi in termini di mesi visto che inizialmente i vertici del MoVimento 5 Stelle e della Lega, avevano fatto capire che la misura sarebbe arrivato già a partire dal mese di gennaio 2019. Se invece si parla di uno slittamento al mese di aprile 2019. A parlare di quota 100, così come di altre misure pensionistiche è stato il Sottosegretario al lavoro Claudio Durigon, eletto parlamentare nelle liste della Lega il quale nelle scorse ore ha annunciato alcuni dettagli molto importanti. La prima novità riguarderebbe le cifre e mentre in un primo momento il governo Conte aveva stanziato circa 6,7 miliardi di euro per l’applicazione di quota 100 adesso la cifra sembra essere scesa 4,7 miliardi di euro con un risparmio di €200.0000 rispetto a quanto preventivato con la legge di bilancio.



Ovviamente questo riferito al 2019, mentre nei due anni a seguire quindi 2020/2021 i costi dovrebbero salire fino a 8 miliardi di euro per ciascuno dei due anni. Si parla però secondo Durigon è di una misura del tutto temporanea ovvero è lo stesso dichiarato che questa misura avrà una durata triennale per cercare di svuotare quello che il bacino dei Lavoratori che sono rimasti bloccati dalla riforma Fornero.

Nel corso del suo intervento Durigon e anche sceso nei particolari della misura anticipando un po’ il suo funzionamento e ha spiegato come si potrà andare in pensione, avendo compiuto 62 anni di età e maturato 38 anni di contributi. Sara introdotta una finestra temporale di circa 3 mesi per cui chi avrà maturato i requisiti a dicembre 2018, potrà accedere al primo assegno del mese di aprile mentre chi maturerà a febbraio prenderà la pensione a maggio e poi così via.

Bisognerà attendere, dunque, tre mesi per poter andare in pensione ovviamente questo vale per i lavoratori del settore privato, mentre per quelli del settore pubblico i tempi di attesa saranno molto più lunghi. Quest’ultimi fatti nonostante abbiano raggiunto i requisiti richiesti per poter accedere alla pensione quota 100, già alla fine del 2018 dovranno attendere molto probabilmente il prossimo autunno per poter uscire dal mondo del lavoro. Ma cosa succederà dopo tre anni di quota 100? Quello che ci si chiede è se effettivamente trattandosi di una misura temporanea dopo i 3 anni, si potrà tornare alla Riforma Fornero. Questo non è affatto detto che accada, visto che più di una volta i rappresentanti del MoVimento 5 Stelle della Lega hanno affermato che l’obiettivo del governo e quota 41, quindi molto probabilmente quota 100 sarà sostituita da quota 41, ma non si parla di un ritorno alla legge Fornero.



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