Pensioni: Quota 41 per tutti è l’obiettivo del governo, parola di Salvini



Le ultime notizie sulle pensioni, riguardano alcune dichiarazioni che sono state rilasciate alcune settimane fa da Matteo Salvini ovvero il Ministro dell’Interno e vicepremier. Oltre ad aver tanto discusso sul tema della sicurezza e dell’immigrazione,nel corso di questo suo intervento ad una nota trasmissione televisiva in onda su Rete 4, il leghista ha anche parlato ovviamente della riforma pensioni e più nello specifico di come il governo sta al momento lavorando per tentare di superare la riforma Fornero. Nello specifico, sembra che il vicepremier si sia focalizzato su quota 41, definendola come una misura pensionistica che sarà per tutti. Parlando di quello che sarà il programma del governo riguardanti il tema pensioni, Matteo Salvini lo definisce un programma graduale di intervento che non si risolverà sicuramente nel 2019, ma che avrà una durata come minimo triennale.



Sul reddito di cittadinanza e sui fondi da recuperare per poter attuare sia quota 100 che quest’altra misura, Salvini sostiene come il reddito di cittadinanza possa effettivamente aiutare anche ad aumentare le pensioni di invalidità e le minime e con queste dichiarazioni ha cercato così di spegnere il fuoco creato dalla diatriba con il Movimento 5 Stelle, riguardo i fondi da reperire. Il vicepremier ha anche parlato di un riferimento al lavoro, ma in questo caso ha sottolineato come effettivamente gli italiani debbano rispondere in modo positivo nel momento in cui si ricevono offerte di lavoro.

Al momento dunque  i tecnici del governo si troverebbero ormai da parecchie settimane per cercare di reperire i fondi necessari per poter attuare questa riforma pensioni e superare quindi la legge Fornero. Per quanto riguarda quota 41 sembra proprio che il vicepremier leghista abbia detto come Quota 41 sia l’obiettivo bere il proprio. ” Non mando in pensione tutti l’anno prossimo, do una bella botta perché restituisco il diritto a 400.000 italiani di andare in pensione. L’obiettivo finale è quota 41, perché chi ha iniziato a lavorare a 16 anni si aspetta qualcosa”, sono state queste le parole di Salvini.

Su quota 100 invece ancora sembrano essere tanti i dubbi perché non è ancora arrivato il decreto che definisce i paletti e che molto probabilmente arriverà entro il prossimo 12 gennaio. Ciò che sappiamo è che quota 100 sarà una misura valida per i prossimi tre anni e che darà la possibilità a italiani prossimi alla pensione di poter uscire dal mondo del lavoro una volta raggiunto il requisito anagrafico e uno contributivo ovvero che avranno compiuto 62 anni che età e maturato 38 anni di contributi. Non dovrebbero esserci penalizzazioni in vista riguardanti proprio questa misura che al massimo partirà ormai il prossimo mese di aprile 2019.



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