Bambina di 22 mesi massacrata dal compagno della madre. Lei “Non lo abbandonerò”



Una bambina di 22 mesi di Genzano di Roma, è stata picchiata selvaggiamente quasi a morte dal compagno della madre e adesso si trova ricoverata in condizioni molto gravi. E’ questo quanto accaduto a Roma mercoledì sera, quando il patrigno ovvero un uomo di 24 anni ha picchiato selvaggiamente quasi a morte la bambina fa mettendo poi le sue responsabilità soltanto nel pomeriggio di ieri. L’uomo avrebbe giustificato il suo gesto, dicendo che la bambina piangeva troppo e adesso è accusato di tentato omicidio, mentre la bambina è stata ricoverata in condizioni molto gravi all’ospedale dei Castelli ad Ariccia e trasferita poi a Roma all‘ospedale Bambino Gesù, dove si trova ricoverato in prognosi riservata in terapia intensiva. Stando a quanto riferito, sembra proprio che la bambina sia in pericolo di vita.



Una volta giunta al pronto soccorso insieme alla sua bambina, la mamma avrebbe detto ai medici che la figlia era caduta dalle scale, ma i segni sul corpo sono stati piuttosto evidenti ed hanno subito mostrato una realtà differente. Infatti, i medici avrebbero capito che quelli erano segni di percosse e che la bambina non era sicuramente caduta dalle scale e così sono intervenuti immediatamente gli agenti del commissariato di Genzano. E’ emerso che quando la bambina ha riportato le ferite, la mamma non sarebbe nemmeno stata presente in casa.

La figlia infatti si trovava in compagnia del compagno della donna, un 25enne di origine molisane che non è il padre della bambina. Purtroppo poi è anche emerso che non era la prima volta che l’uomo picchiava la piccola e la madre ne era a conoscenza. “Sua madre mi ha spiegato che è malato, ha una specie di schizofrenia. Io lo amo, ma non so se riesco a perdonarlo. Lo so cosa penseranno tutti di me, che sono una madre disgraziata, ma lui è la mia vita. E’ giusto che sia in carcere, ma devono aiutarlo perché lui non vuole prendere le medicine. Io comunque non lo abbandono“, sono queste le parole dichiarate dalla mamma della piccola Alice la bambina che ricordiamo è stata è ridotta in fin di vita dal suo compagno, ovvero Federico Zeoli.

La donna nel corso di un interrogatorio, avrebbe anche parlato della sua relazione con l’ uomo dicendo di conoscerlo soltanto da due mesi e che avevano deciso di sposarsi ad aprile. Di lui parla però come un uomo piuttosto violento. ” Si arrabbia spesso, sbotta, poi si pente ma io non mi arrabbio, lo lascio sfogare. Non ha mai alzato le mani su di noi, a parte qualche sculacciata o rimprovero. Ci tiene all’educazione ma io ho sempre permesso alle bambine di fare come vogliono, insomma ogni tanto fanno cadere qualcosa quando rovistano nei cassetti e lui si arrabbia“, avrebbe ancora aggiunto la donna, che non risulta pienamente consapevole di quanto è accaduto.



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