Daniele Piervincenzi aggredito a pescara


Daniele Piervincenzi, inviato del nuovo programma di Rai2 Popolo sovrano, il filmaker Sirio Timossi e il redattore David Chierchini “sono stati aggrediti a Pescara da un gruppo di abitanti del quartiere Rancitelli. Piervincenzi e i suoi colleghi stavano lavorando a un’inchiesta sui clan della periferia pescarese”.


Lo rende noto la Rai che ha diffuso anche un video. Piervincenzi, con Edoardo Anselmi, fu aggredito a Ostia da un componente del clan Spada mentre era impegnato in un’inchiesta per il programma Nemo – nessuno escluso. “Piervincenzi e la troupe di Popolo Sovrano – spiega la Rai in una nota – erano entrati in un complesso di case Ater chiamato ‘Ferro di cavallo’, considerato la principale piazza di spaccio di Pescara e dell’Abruzzo, per fare delle domande su come si vive nel quartiere: all’improvviso sono stati minacciati e successivamente aggrediti”. Popolo Sovrano, il nuovo programma condotto da Alessandro Sortino e Eva Giovannini con Daniele Piervincenzi, andrà in onda domani alle 21.20 su Rai2.

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, esprime “solidarietà al giornalista Piervincenzi e alla troupe Rai aggrediti a Pescara mentre lavoravano a un’inchiesta sui clan”. “Questo governo non tollera zone di illegalità. Nessuno può sentirsi al di sopra della legge” scrive il premier in un tweet.

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Ostia, aggressione a Daniele Piervincenzi: Fnsi e Odg parte civile nel processo a Roberto Spada

Ostia, aggressione a Daniele Piervincenzi: Fnsi e Odg parte civile nel processoROMA –  La Federazione nazionale della Stampa italiana e l’Ordine nazionale dei giornalisti si costituiranno parte civile nell’eventuale processo a carico di Roberto Spad e Ruben Nelson Alvez del Puerto, per i quali la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio con le accuse di lesioni personali e violenza privata con l’aggravante del metodo mafioso per l’aggressione al giornalista Daniele Piervincenzi e all’operatore Edoardo Anselmi, del programma Rai Nemo – Nessuno escluso, avvenuta a Ostia lo scorso 7 novembre.

“Come già successo in altri casi, anche questa volta gli enti della categoria saranno al fianco dei colleghi. Siamo stati in piazza, a Ostia, insieme con Libera e con tante altre associazioni che hanno a cuore i temi della legalità e della libertà di stampa. Saremo anche in tribunale, a Roma e ovunque si tenterà di ostacolare il lavoro dei cronisti”, scrivono in una nota Fnsi e Cnog.

“I colleghi – proseguono – devono sapere che non sono soli. E chi vorrebbe con minacce, intimidazioni e violenze mettere a tacere i giornalisti che indagano su corruzione, mafie e malaffare deve capire che nessuna “testata” potrà impedire di illuminare quello che accade in ogni angolo del Paese. Perché un’informazione libera e autorevole è in primo luogo un diritto inalienabile dei cittadini”.

L’udienza davanti al giudice per l’udienza preliminare è fissata per martedì 23 gennaio. A rappresentare Fnsi e Cnog durante il procedimento sarà l’avvocato Giulio Vasaturo.


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