Eccoci giunti alla 29° giornata di Serie A TIM. La Juventus ospita nella giornata di oggi, sabato 30 marzo 2019 l’Empoli, nell’anticipo della ventinovesima giornata di Serie A. La Juventus dominatrice della classifica, ospita in casa l’Empoli di Andreazzoli, che lotta per conquistare la salvezza, nell’anticipo della ventinovesima giornata di oggi. La Juventus ha conquistato ben 75 punti in 28 partite con 24 vittorie, 3 pareggi e soltanto una sconfitta ed un vantaggio di ben 15 punti sul Napoli, che è seconda in classifica. L’Empoli invece, si trova in sedicesima posizione al pari con l’Udinese, con un totale di 25 punti frutto di sei vittorie, 7 pareggi e 15 sconfitte. Siamo giunti alla fase calda della stagione ed i bianconeri adesso, si giocano due obiettivi stagionali che sono rimasti, dopo avere centrato già la Supercoppa italiana, ma ha fallito la Coppa Italia che è stata vinta nelle ultime quattro edizioni.
E’ ancora lontana la gara dei quarti di Champions League contro l’Ajax e per questo motivo Allegri in conferenza stampa ha chiesto ai suoi una preparazione piuttosto tosta. Non è ammessa alcuna distrazione nonostante i 15 punti di vantaggio sul Napoli, perché è bene chiudere presto il discorso scudetto per potersi concentrare così sulla coppa. Anche per questo motivo Allegri metterà era in campo la migliore formazione possibile. Ma vediamo nel dettaglio le probabili formazioni di Juventus e Empoli.
Juventus Empoli 29° giornata Serie A tim 2018/2019: probabili formazioni
Come abbiamo anticipato, il tecnico della Juventus metterà in campo la migliore formazione possibile. Non figurano nella lista dei convocati però per ovvi motivi Cuadrado, Barzagli,Douglas Costa, Ronaldo e Khedira, che dovrebbe essere però a disposizione almeno per la prossima gara contro il Cagliari che si giocherà in trasferta. Dovrebbe quindi esserci schierato in campo tra i pali Szczesny, Cancelo sembra essere in vantaggio su De Sciglio per il ruolo di terzino destro, mentre al centro della Difesa troveremo molto probabilmente Chiellini e Rugani con Alex Sandro preferito a Spinazzola sulla corsia sinistra. Al centro campo, invece troveremo Bentancur con avanti Matuidi, Pjanic ed Emre can. Il tridente sarà composto da Mandzukic, Dybala e Bernardeschi. L’Empoli invece non potrà contare su alcuni indisponibili come la Gumina Antonelli e Mchedlidze. Andreazzoli si affiderà Quindi al 3-5-2 con Caputo e farias in attacco.
Juventus Empoli, diretta tv e live streaming
La partita Juventus Napoli verrà trasmessa in esclusiva in diretta da Sky sui canali Sky sport Serie A e nello specifico il numero 202 del satellite, numero 373 del digitale terrestre ed anche sui canali Sky Sport ovvero numero 251 del satellite. Per chi volesse, si può anche seguire la partita in diretta streaming collegandosi Comunque con un dispositivo tablet, computer e Smartphone alla piattaforma Sky Go.
Juventus – Empoli Streaming, dove vedere la partita in tv
La partita Juventus – Empoli verrà trasmessa Sabato 30 Marzo in diretta e in esclusiva da Sky e nello specifico su Sky sport Serie A canale 102 Sky Sport 251. Tutti gli abbonati Sky potranno seguire la partita in streaming anche da dispositivi mobili come smartphone, pc, tablet e attraverso le piattaforme online Sky Go e Now TV. Molti sono i portali che danno la possibilità di assistere ad eventi sportivi in diretta streaming e sono davvero tanti. Esistono anche tanti siti che propongono eventi dal vivo, ma che non sono legali e danno anche nella stragrande maggioranza dei casi problemi e scarsa qualità video e audio. In genere questi siti vengono anche essere oscurati dalla Polizia informatica, proprio per la violazione del diritto di riproduzione. Esistono quindi dei portali legali che danno la possibilità di poter vedere le partite di calcio in streaming live, offrendo anche una qualità HD. Tra queste non possiamo non citare Sky Go e Premium Play che sono a pagamento, mentre altri sono gratuiti.
Rojadirecta Juventus – Empoli
ROJADIRECTA Juventus – Empoli – Come sito di streaming gratuito uno dei più famosi è Rojadirecta. Il sito spagnolo dovrebbe presentare il link della gara poco prima dell’inizio del match. Vi ricordiamo, come sempre, di non usare questa pratica, visto che potreste incorrere in multe e sanzioni elevate.
Nel 1980 Erno Rubik, il professore di architettura e scultore ungherese che ideò l’omonimo Cubo, vinse un premio speciale dalla giuria dello Spiel des Jahres in Germania, per aver regalato al genere umano il puzzle più venduto del mondo. L’ambizione di Massimiliano Allegri è arrivare il più vicino possibile allo scudetto e superare i quarti di Champions League grazie al Cubo di Max, sofisticato rompicapo che lo aiuterà a trovare tutte le soluzioni d’attacco senza Cristiano Ronaldo. Il tecnico bianconero non ha mai amato la parola emergenza. E’ nelle difficoltà che si aguzza l’ingegno e lui ha sempre saputo trasformare gli imprevisti in una risorsa. Per questo anche stavolta, di fronte al primo pitstop bianconero del bionico portoghese, Allegri non ha fatto un plissé e il motivo non è solo perché in campionato la Juventus ha un margine tale da potersi permettere diverse distrazioni. Senza CR7 Max potrà sbizzarrirsi alla ricerca di nuove e fantasiose soluzioni, alcune già sperimentate in passato (comeCancelo o Alex Sandro esterni alti). Guardando il bicchiere mezzo pieno, possiamo dire che avrà tre partite di Serie A per far ruotare gli uomini e trovare la formula migliore da schierare in Champions, se come pare inevitabile allo stato attuale Cristiano salterà andata e ritorno contro l’Ajax.
TRIDENTE CLASSICO La soluzione più scontata è quella che vedremo in campo stasera allo Stadium contro l’Empoli: il tridente griffato DMB, ovvero Dybala e Bernardeschi con Mandzukic punta centrale, non certo un inedito. Scelta quasi obbligata, visto che Cuadrado e Douglas Costa sono indisponibili e l’unico altro attaccante di ruolo in rosa è Kean. Senza il suo uomo più importante, Allegri sceglie di affidarsi ai giocatori di maggiore esperienza, che avranno un surplus dimotivazioni. In particolare Dybala, sacrificato nella gara di ritorno con l’Atletico. «Ho letto che è stato criticato in Argentina dopo la partita con la nazionale ha detto il tecnico , io e Paulo abbiamo parlato a lungo, sa bene che in questi due mesi abbiamo bisogno del miglior Dybala. Quest’anno è sempre stato impor t a n te anche se ha segnato poco, tutti si aspettano tanto e sono certo che farà molto di più». DIFESA A TRE Paulo può essere l’ago della bilancia anche nelle altre versioni allegriane: il 4-3-3 non è un dogma ed è rapidamente trasformabile in un 3-5-2 (già visto in questa stagione), con Bernardeschi adattato nel ruolo di mezzala e Dybala in coppia con Mandzukic, più vicino alla porta.
IL DOPPIO CENTRAVANTI L’assenza di Ronaldo cade in uno dei periodi più intensi della stagione, in cui la Juve giocherà tre partite in sette giorni. Lecito quindi aspettarsi anche l’utilizzo di Kean, che è pieno di energie ed entusiasmo, ma dopo la sbornia azzurra ha bisogno di essere normalizzato. Con Moise, Allegri può riproporre il doppio centravanti , sfruttando la fisicità del ragazzino in coppia con Mandzukic e mettendogli la fantasia di Dybala (o di Bernardeschi) alle spalle. Kean può muoversi anche accanto a Dybala o in un 4-3-3 con Paulo e Bernardeschi ai lati.
QUANTE RISORSE Douglas Costa, che il tecnico spera di recuperare per il Milan o al più tardi per l’andata con l’Ajax, può diventare una risorsa: può fare l’esterno a destra o a sinistra. Cancelo e Alex Sandro nel tridente sono ottime alternative d’emergenza. Il cubo di Max regala un’infinità di soluzioni.
La bici, di questi tempi, resta a casa. Daniele Rugani stasera arriverà allo stadio sul bus della Juve ma almeno un po’ penserà agli anni di Empoli quando, già titolare in Serie B, arrivava al campo pedalando e si fermava a lavorare sulla tecnica dopo l’allenamento. Daniele disegnò dei cerchi su un muretto al centro di allenamento e con quelli si esercitava. Destro, sinistro, soprattutto sinistro. «Fin da piccolo ho capito che per diventare calciatore avrei dovuto fare sacrifici – diceva –. Niente serate con gli amici il sabato, sempre a letto presto, attenzione al cibo ». Questo 30 aprile è il giorno perfetto per dire che insomma, è ancora lunga ma Rugani ce l’ha fatta. In settimana ha firmato un rinnovo fino al 2023 per una cifra non lontana dai 3 milioni a stagione: la dimostrazione che la Juventus crede in lui nonostante gli alti e bassi di questo campionato. HYSAJ E IL NAPOLI Rugani è nato a Lucca ma in carriera ha avuto solo due maglie: Empoli e Juve. Per questo la partita di oggi è il suo derby. «Andavo alle elementari quando l’Empoli mi prese, cambiandomi il ruolo – ha raccontato –. Ero un centrocampista che faceva un po’ di tutto, sono diventato difensore ». L’allenatore a cui è stato più legato, probabilmente, è Mario Cecchi, oggi collaboratore di Simone Inzaghi alla Lazio: «Daniele era serio anche da bimbetto – dice Cecchi –. Ambizioso, ma con umiltà. Di lui ricordo i silenzi e le esultanze sobrie, anche quando segnò due gol al Napoli. Io forse gli ho insegnato un po’ il comportamento, ma Daniele è sempre stato così, un ragazzo a posto, per natura ed educazione». Papà Ubaldo e mamma Lia approverebbero, i compagni di squadra del tempo anche. Eppure, stasera tiferanno per l’Empoli, non per lui. Di sicuro, non tiferà per lui l’altro centrale di difesa della squadra allenata da Cecchi. Si chiama Elseid, di cognome fa Hysaj e domani alle 15 ha un impegno con il Napoli.
L’infortunio di Cristiano Ronaldo non cambia i piani di Massimiliano Allegri, così come i due gol di Moise Kean con la Nazionale non modificano le gerarchie. Il ragazzo si farà, il tecnico ne è convinto, ma a tempo debito.
NÉ RONALDO NÉ MESSI Chi si aspettava il ragazzino terribile titolare dopo l’esplosione in azzurro rimarrà deluso: «Con lui adesso ci vorrà molta calma – spiega il tecnico bianconero – perché il percorso di un ragazzo deve essere costruito passo dopo passo. Ha fatto un gol con il Liechtenstein e pare che sia diventato Ronaldo o Messi. La mia preoccupazione ora è capire quando si riprenderà da questa sbornia mediatica, perché è umano che sia così. Però se alla prossima gara non struscerà nemmeno un pallone, allora diventerà un brocco. I giovani sono così, vivono di alti e bassi finché non trovano equilibrio. Quindi bisogna aspettare e scegliere la partita giusta: che lui abbia le qualità del goleador è fuori di dubbio, però poi ce ne passa per diventare un campione. Devo tutelarlo perché so bene come sono fatti i ragazzi». Allegri tra Milan e Juve ne ha avuti e lanciati tanti, trovando sempre il modo migliore per gestirli. Ciò che più gli preme in questo momento è che Kean, caratterialmente piuttosto esuberante, resti con i piedi per terra, continui a lavorare e si faccia trovare pronto.
DOUGLAS ACCELERA Cosa che potrebbe capitare presto, perché Madama ha uomini contati davanti e la Juve giocherà 3 volte in 7 giorni: oltre a CR7, sono indisponibili Cuadrado e Douglas Costa. Allegri però porta buone notizie: «Douglas Costa si sta riprendendo, lunedì farà l’ultimo controllo e poi tornerà quasi a pieno ritmo, per essere a disposizione per la Champions, anche se spero di averlo già per il Milan. Cuadrado tra una decina di giorni potrà essere a disposizione». Quanto agli altri, «Khedira è ancora un po’ indietro, De Sciglio è convocato, di Barzagli non conosciamo i tempi». Quanto a chi giocherà con l’Empoli, di sicuro riposerà Bonucci, sostituito da Rugani, sulle fasce Cancelo e Alex Sandro favoriti, in mezzo Pjanjc con Matuidi ed Emre Can.
BASTA FIGURACCE Allegri però non ha dimenticato Genova e rispetto all’ultima gara chiede un cambio di mentalità: «Con l’Empoli sarà una partita importante che va vinta, da affrontare con grande cattiveria, serietà e determinazione. A Marassi abbiamo lasciato 3 punti perché non siamo entrati in campo con testa giusta. Abbiamo fatto una figuraccia e il Napoli si è avvicinato. Però la sera a tutti noi giravano le scatole e da questo dobbiamo ripartire: per lo scudetto mancano 5 vittorie, cominciamo a farne una. Queste partite servono per chiudere il discorso campionato e per avvicinarci bene alla Champions».
Andrea Agnelli parla quasi per mezz’ora e a tratti ci si dimentica di essere di fronte al presidente della Juve. Il ruolo di numero 1 dell’Eca, l’associazione che raggruppa 232 club europei, lo impegna sempre più e si vede. Del resto, il contesto prevede uno sguardo a 360 gradi. «Il Foglio a San Siro» è un evento organizzato a San Siro da «Il Foglio ». Obiettivo: parlare di sport e del modo di raccontarlo. Andrea Agnelli, non per caso, si esprime sul calcio del 2024 come su quello del 2019.
CRISTIANO E SAN SIRO I tifosi bianconeri però hanno una grande domanda in testa: quando rivedremo CR7? Agnelli ha risposto così: «Se tornerà per l’Ajax? La fortuna della Juve è avere una rosa importante. Quando si hanno infortuni muscolari bisogna essere molto attenti. La stagione è lunga, ci sono ancora due mesi e mezzo. È più importante tutelare due mesi e mezzo che una partita sola». Un concetto espresso anche da Allegri: «I rischi per l’andata con l’Ajax sono tanti. Sa anche lui che se non sta bene starà fuori». I milanisti e gli interisti invece saranno stati più interessati all’opinione di Agnelli su San Siro. In fondo, è stato lui a volere lo Juventus Stadium. «San Siro è un pezzo della storia italiana, però fa sentire la sua età – dice Agnelli –. Se fossi io a scegliere, vorrei un impianto moderno e nuovo. Non si può essere nostalgici. Uno stadio in comune per Milan e Inter? Io vorrei un impianto solo per la mia società».
CALENDARIO Agnelli però nel suo discorso ha puntato molto sulle decisioni strategiche per il calcio del futuro, a tratti quasi con toni da campagna elettorale. Punto centrale, il calendario internazionale: «Il nostro tema, come club, è che il calendario è eccessivamente congestionato. Bisogna avere rispetto per i giocatori che non sono macchine. Io credo che i campionati continentali vadano allineati, tutti nella stessa finestra. E cerchiamo di raggruppare le finestre per il rilascio dei calciatori alle nazionali». Lo scenario in questo senso è chiaro, Eca e Uefa contro la Fifa, almeno per il momento: «I rapporti con la Fifa andranno ricuciti», dice Agnelli e sembra ottimista. Per l’Italia, invece, consigli decisi su target, diritti tv e stadi. Target: «Chi pensa al calcio di domani deve pensare alla generazione Y e Z, i ragazzini di oggi, non ai 50-60enni». Diritti tv: «Dobbiamo crescere nella valutazione dei diritti internazionali. Io li darei gratuitamente nella zona dell’Africa subsahariana, l’ultima in espansione, per raccogliere i frutti tra uno o due cicli». Stadi: «Quando guardo la Premier vedo una illuminazione impeccabile, il campo è sempre verde. Sembrano banalità ma lo spettatore vuole quello. Se sono in un impianto obsoleto, per quando pieno di fascino, la resa non sarà mai quella attesa». E in coda, un messaggio sulla Nazionale, con un riferimento, non esplicito ma evidente, ad Antonio Conte: «I giocatori dati alla Nazionale? Ci sono stati scambi di opinioni quando ci sono stati allenatori che hanno voluto fare gli stage. E poi trovo curioso che allo stage ci debbano essere giocatori come Chiellini…».
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