Kim Rossi Stuart ha lavorato per grandi registi come Michelangelo Antonioni e Wim Wenders ed oggi è richiestissimo



Attore romano di 49 anni, Kim Rossi Stuart è a sua volta figlio di un attore, Giacomo Rossi Stuart e di una exmannequin, unico maschio con tre sorelle. Ben presto segue le orme del padre e intraprende la carriera cinematografica. Corre l’anno 1974, quando il regista Mauro Bolognini, su suggerimento del genito paterno, lo fa debuttare a soli cinque anni in una pellicola che vince il David di Donatello per il miglior film: “Fatti di gente perbene”.



L’esordio è quantomeno dirompente, infatti il piccolo Kim recita, oltre che al fianco del padre, con personaggi del calibro di Catherine Deneuve e Giancarlo Giannini. Nel 1983, quattordicenne, lascia gli studi e decide di sviluppare le sue capacità recitative. Infatti già nel 1984 arriva la televisione. Il piccolo attore in erba recita in una pellicola per il piccolo schermo intitolata “I ragazzi della valle misteriosa”. Interpreta il suo ruolo in compagnia di Alessandro Haber e sul set conosce una giovane Veronica Logan, che sarà la sua fidanzata per diversi anni. Passano un paio di anni, durante i quali Kim studia anche recitazione teatrale, e gli viene affidato un ruolo da comparsa nella riduzione cinematografica di uno dei migliori romanzi storici mai scritti da Umberto Eco: “Il nome della Rosa”.

Kim impersona un novizio dell’abbazia dove indaga il monaco Guglielmo da Baskerville, magistralmente interpretato da Sean Connery. L’anno successivo interpreta il ruolo di Anthony Scott nello spaghetti-karaté “Il ragazzo dal kimono d’oro”. L’interpretazione del ruolo spalanca comunque a Kim le vie del successo. Infatti nel 1989 recita affianco a Vittorio Gas- sman, Stefania Sandrelli e Giancarlo Giannini nella pellicola “Lo zio indegno”. Partecipa ancora a qualche miniserie drammatica per la tv di stato e, nel 1991, interpreta un ruolo da protagonista che lo rende finalmente riconosciuto del grande pubblico. La fiction fantasy “Fantaghirò”, trasmessa dalle reti Mediaset, ha un inaspettato successo di ascolti. Kim interpreta il ruolo di Romualdo, eterno odio-amore dell’eroina della fiaba, Fantaghirò appunto, interpretata da Alessandra Martines.

Visto il boom di popolarità, soprattutto nel pubblico di verde età, la serie si ripete a più riprese negli anni successivi. Nel 1994 interpreta pellicole di grande qualità e spessore: “Senza Pelle”, “Cuore Cattivo” e il crime movie “Poliziotti”, con Claudio Amendola e Michele Placido.-Nel 1995 Kim Rossi Stuart recita p Michelangelo Antonioni e per Wim Wenders nella pellicola “Al di là delle nuvole”. Nel 2001, ancora grande fiction e ancora grande successo; interpreta magistralmente il commissario Valerio Maldesi che tenta di fare luce sui delitti della banda della “Uno Bianca”. Il Benigni nazionale lo recluta per impersonare niente meno che il ruolo di Lucigno nella sua reinterpretazione del romanzo di Collodi.

Anche se “Pinocchio” (2002), nonostante il grandioso investimento, non ha molto successo, Kim Rossi Stuart è sicuramente, per la sua intensità di interpretazione, uno dei migliori protagonisti, tant’è che viene nominato nella categoria “miglior attore non protagonista” per il David di Donatello. Porta a casa comunque il premio nel 2004, questa volta però come attore protagonista, recitando nel film “Le Chiavi di Casa”. L’attore interpreta il toccante ruolo del padre di un bimbo disabile. Ormai abituato anche alle fiction e ai film criminal-polizieschi, nel 2005 è il “Freddo” di “Romanzo Criminale”: regia di Michele Placido, Stefano Accorsi e Pierfrancesco Favino tra gli altri interpreti.

Il 17 ottobre 2005 Kim Rossi Stuart è purtroppo protagonista di un brutto incidente stradale: è in moto e viene investito da un auto. Le fratture e i traumi riportati devono essere curati con un difficile e quanto mai urgente intervento chirurgico. Dopo una lunga degenza, che lo tiene lontano dalle scene e dai palcoscenici, ritorna alla grande dedicandosi anche alla regia. Esordisce con una pellicola, “Anche libero va bene”, che gli fa guadagnare nel 2006 il premio “Vittorio De Sica” quale Miglior Regista Esordiente. In seguito interpreta altri film di un certo spessore: “Piano, solo” e “Questione di cuore” con Antonio Albanese. Nel 2010, Kim Rossi Stuart, ritorna a fare il “bello e dannato”: sempre Michele Placido, che ormai lo predilige per interpretare ruoli con quelle caratteristiche, lo assolda per il film “Vallanzasca”. Kim può solo interpretare il protagonista della storia. Renato Vallanzasca. Viene poi scelto da Daniele Luchet- ti per vestire i panni di suo padre nel film parzialmente autobiografico “Anni felici” (2013). Dopo tre anni tornerà con “Tommaso”, film molto personale da lui anche diretto e presentato fuori concorso alla 73esima mostra del Cinema di Venezia. Recentemente Kim Rossi Stuart è il protagonista della serie tv “Maltese – Il romanzo del commissario”.



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