La Vita in Diretta, da settembre Alberto Matano affiancherà Lorella Cuccarini



E uno dei volti più esperti e amati del Tg1. Tra circa un mese, però, abbandonerà la scrivania del tele- giornale della rete ammiraglia Rai pèr dedicarsi a una nuova avventura. Al fianco di Lorella Cuccarini, infatti, Alberto Matano sarà il padrone di casa di un’edizione completamente rinnovata de La vita in diretta. Entusiasta per questa prestigiosa sfida professionale, il giornalista e conduttore calabrese ci svela che ingredienti avrà lo storico contenitore pomeridiano di Raiuno con lui e la Cuccarini in plancia di comando a partire dal prossimo 9 settembre.



Alberto, che forma e che contenuti avrà la vostra La vita in diretta?
«La nostra intenzione è far sì che sia il pomeriggio degli italiani. Di tutti gli italiani. Racconteremo la realtà, il Paese e tante storie di vita. Ci piacerebbe che tutti quelli che si sintonizzeranno su Roma. Non vede l ora di iniziare la sua esperienza a La vita in diretta, Alberto Matano (46 anni). Al suo fianco ci sarà Lorella Cuccarini (53, sopra). A lato è con Roberta Bruzzone (46) a Ballando con le stelle.

Sei preoccupato dagli ascolti e dalla concorrenza degli altri programmi che vanno in onda nella vostra stessa fascia oraria? «No, noi incarniamo il servizio pubblico e, fedeli a questa missione, ci preoccuperemo solo di fare al meglio il nostro lavoro». Tu e Lorella Cuccarini siete una coppia inedita, ma già non mancano i riscontri positivi su questa scelta fatta dal direttore di Raiuno Teresa De Santis…

«Sono molto , grato al direttore e sono onorato di essere al fianco di una donna che incarna davvero la storia della televisione. Io rappresento, per storia professionale, il telegiornale, lei è una regina della Tv. La nostra , parola d’ordine, però, sarà insieme. Saranno  tanti, infatti, gli spazi che i cureremo in tandem nella nuova edizione de La vita in diretta. Ognuno di noi porterà il proprio vissuto, la propria esperienza, ma saremo molto insieme, cercando d’imparare qualcosa di nuovo e importante l’uno dall’altra».

Quali obiettivi ti piacerebbe ottenere con questa trasmissione? «Saremo un programma di servizio, utile per chi è solo a casa, per chi vuole trascorrere un paio d’ore in compagnia. Porteremo all’attenzione del pubblico storie belle e positive, ma anche vicende legate a difficoltà quotidiane che vivono molte persone, con l’obiettivo di offrire loro un concreto aiuto al fine di giungere a un cambiamento positivo. Racconteremo, in sostanza, l’Italia. Lo faremo con umiltà, con gioia e con . entusiasmo».

Già da tempo hai intrapreso un cammino professionale che ti ha portato a dedicarti parallelamente all’informazione pura, quella del telegiornale per intenderci, anche all’infotainment…
«È stato un percorso graduale che ho affrontato negli ultimi tre anni. Ho condotto in prima serata su Raitre {Sono innocente), così come in seconda serata (Photoshow, ndr), ho partecipato attivamente a Ballando con le stelle. Per fare una battuta, potrei dire che da mezzobusto, ho dimostrato di avere anche una figura intera (ride). Un passaggio lento, un periodo d’importante formazione professionale per me. Ricordo ancora che la prima volta che ho messo piede in uno studio diverso da quello del Tgl, avevo difficoltà a parlare e muovermi contemporaneamente. Problemi più che superati e che oggi mi fanno sentire pronto per questa nuova e prestigiosa sfida televisiva».

Che Italia ti piacerebbe raccontare dal prossimo settembre? «L’Italia nella sua totalità e nella sua realtà. L’Italia che produce, così come quella che è in difficoltà. Ma anche l’I- talia_della solidarietà. Mondi che spesso non trovano spazio in Tv e sui quali noi, invece, vogliamo proiettare un cono di luce e accendendovi interesse attorno. Il telegiornale si occupa delle notizie, l’intrattenimento ha come finalità principale il divertimento, noi vogliamo percorrere una strada mediana e raccontare tutte quelle periferie che generalmente non trovano cittadinanza nel grande mondo dei media». Lo scorso anno, il tuo nome era tra i papabili per la direzione del Tg1.

Che effetto ti facevano quelle voci? «Sono un uomo d’azienda e mi sono sempre messo a disposizione della Rai in cui lavoro da vent’anni. Anche quando si rincorrevano quelle voci, mi sono rimesso alle decisioni dell’azienda. Poi le cose sono andate in altro modo. Non so se fosse quello ciò che desiderassi davvero; ciò di cui sono certo, però, è che non vedo l’ora che arrivi il 9 settembre per debuttare a La vita in diretta con Lorella».



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