Legge 104, assistenza genitori con disabilità grave: congedo per figlio non convivente



Il congedo straordinario previsto dall’articolo 42 comma 5 del decreto legislativo numero 151 del 2001, spetta anche al figlio non convivente con il genitore che si trova in una situazione di disabilità grave, al momento della presentazione della domanda. Sembrerebbe che il requisito della convivenza con il familiare che ha la legge 104 ancor prima della domanda di congedo straordinario non risulta essere un criterio prioritario per poter stabilire se spettano i tre giorni mensili. Sulla base di quanto appena detto, non è quindi legittimo escludere il figlio che vuole convivere con il genitore disabile, dopo la richiesta di congedo straordinario, con l’obiettivo di adempiere ai doveri di cura e di assistenza in via sussidiaria e residuale, anche quando nessun altro familiare convivente anche di grado più lontano possa farsene carico.



E’ questa sostanzialmente quanto ha chiarito l’Inps con una circolare, ovvero la numero 49 del 5 aprile 2019 e va ad attuare gli effetti della sentenza numero 232 del 2018 della Corte costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 42 comma 5 del decreto legislativo numero 151 del 2001. Nello specifico è stata dichiarata l’illegittimità costituzionale nella parte in cui non include anche il figlio tra i soggetti che sono legittimati ad assistere il genitore che si trova in una situazione di Disabilità grave, e quindi di poter godere del congedo straordinario anche se non convive con quest’ultimi prima di aver inviato la richiesta di beneficio.

Assistenza genitore con Legge 104: congedo straordinario

Abbiamo parlato quindi di congedo straordinario per assistenza a familiari che hanno una disabilità grave e che è disciplinato nell’ Articolo 42 comma 5 del decreto legislativo numero 151 2001. Quest’ultimo fissa un ordine di priorità di tutti i soggetti che hanno diritto ai 3 giorni di permesso, che va a partire poi dal coniuge va a degradare fino al parenti e affini di terzo grado.

La norma prevede che per poter rientrare tra i beneficiari del congedo straordinario ci debba essere un requisito principale, ovvero la convivenza con il disabile. La Corte Costituzionale recentemente si è pronunciata con la sentenza numero 232 del 7 dicembre 2018 stabilendo un principio piuttosto importante riguardo i figli non conviventi per i quali è possibile chiedere il congedo straordinario che è previsto dalla legge 104. Nello specifico la Corte Costituzionale ha stabilito che è incostituzionale la legge che non riconosce il congedo straordinario ai figli che al momento della richiesta del congedo non convivono con il genitore che si trova a vivere in una situazione di grave disabilità ma che questa convivenza, comunque si possa instaurare successivamente.



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