Marco Carta dopo lo scandalo alla Rinascente vola a Mykonos dal fidanzato



Questo articolo in breve

Così mentre tutti i cronisti cercavano Marco Carta, il cantante ha pensato bene di giocare d’anticipo e domenica mattina alle quattro si è presentato all’aeroporto di Malpensa insieme con il fidanzato (a oggi presentato come suo caro amico) per prendere il volo delle sei e decollare verso l’isola della libertà e dell’amore: Mykonos. Ma andiamo con ordine. Sabato 1° giugno, una nota Ansa lanciava la notizia che Marco Carta, vincitore di Amici nel 2008 e del Festival di Sanremo nel 2009, era stato arrestato con una signora di 53 anni, che poi si è accusata del furto alla Rinascente, a Milano (bottino: sei magliette, per un totale di 1.200 euro).



I due sarebbero stati colti in flagranza di reato per non aver tolto l’antitaccheggio “morbido”. Processati per direttissima, Carta e la donna, Fabiana Muscas (fan e amica dell’artista che lavora come infermiera all’ospedale Brotzu, a Cagliari, divisione cardiologica) sono stati rinviati a giudizio per furto aggravato. L’udienza si terrà il prossimo 20 settembre e Carta rischia fino a sei anni. Il cantante, che non sta vivendo un momento d’oro nella musica, aveva provato a far ripartire la sua immagine partecipando come concorrente all’Isola dei famosi. Ma a parte la visibilità momentanea, nulla di più. L’importante etichetta che lo seguiva (la Warner Italia) non ha rinnovato la fiducia nella sua musica e Carta, uno che non molla mai, si era presentato in tv da Barbara D’Urso, lo scorso 28 ottobre, per fare coming out (anche se da tempo, a Milano, si vociferava della sua storia con Sirio, lo stesso ragazzo che vediamo nelle foto).

Poi ecco la mazzata finale: il furto. Carta, da un lato, si dichiara sereno. Sui social scrive: «Male non fare, paura non avere. Ho fiducia nella magistratura. Sono molto scosso in questo momento e spero che la stampa e il web diano la notizia della mia estraneità al furto aggravato così come lo hanno fatto accusandomi»; scrive il cantante. «Sono stato ingiustamente accusato. Mi spiace per la mia famiglia e voglio per loro serenità. Sono una persona onesta», conclude lui scrivendo da Mykonos. L’avvocato di Carta però frena. Sa che al suo assistito non è stato applicato nessuno stato di fermo, ma il giudice ha predisposto per il cantante e la Muscas un rinvio a giudizio in attesa delle immagini delle telecamere presenti alla Rinascente, che saranno fondamentali per ricostruire esattamente gli addebiti e le responsabilità. Intanto Marco e Sirio, che in queste immagini appaiono molto affiatati, continuano la loro vacanza greca. Hanno scelto l’hotel N Livin e festeggiato nel prestigioso (e costoso) Restaurant Bar Beach Club Liasti. Poi drink, sole, mare, coccole e la serenità interrotta solo quando al cantante squillava il telefono…



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